Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 29 MARZO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Anche un solo drink al giorno può aumentare il rischio di fibrillazione atriale. Studio internazionale che ha coinvolto anche l’Italia


Per la prima volta uno studio mette in evidenza una correlazione positiva tra l’incremento di una patologia del ritmo cardiaco e l’assunzione di moderate quantità di alcol. I ricercatori hanno preso come riferimento la quantità di un drink al giorno, pari a 12 grammi di etanolo contenuti in un piccolo bicchiere di vino (120 ml) e in una birra piccola (330 ml), o 40 ml di superalcolici.Lo studio ha preso in esame i dati relativi a oltre 100 mila adulti provenienti da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Italia

14 GEN - (Reuters Health) – Bere poco, ma regolarmente, può aumentare il rischio di sviluppare fibrillazione atriale del 16%. È quanto emerge da un’analisi dei dati relativi a oltre adulti europeo, condotta dal team guidato da Renate Schnabel, professoressa presso lo University Heart and Vascular Center di Hamburg-Eppendorf. Lo studio è stato pubblicato dall’European Heart Journal.
 
I ricercatori hanno preso come riferimento la quantità di un drink al giorno, pari a 12 grammi di etanolo contenuti in un piccolo bicchiere di vino (120 ml) e in una birra piccola (330 ml), o 40 ml di superalcolici.
 
Lo studio
Schnabel e colleghi hanno utilizzato dati relativi a 107.845 adulti provenienti da cinque coorti in Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Italia. I ricercatori hanno escluso 7.753 partecipanti con fibrillazione atriale al basale, lasciando nell’analisi 100.092 persone.
 
Al basale sono state raccolte informazioni sui fattori di rischio, tra cui indice di massa corporea, pressione arteriosa, diabete, colesterolo, abitudini di fumo, cardiopatie, status occupazionale, livello di istruzione e assunzione abituale di alcol. L’età mediana dei partecipanti era di 47,8 anni e per il 51,7% si trattava di donne. Il consumo mediano di alcol era pari a 3 grammi al giorno.
 
Durante il follow-up, che è durato una mediana di 13,9 anni, sono stati registrati 5.854 nuovi casi di fibrillazione atriale. Usando un’analisi di regressione di Cox, i ricercatori hanno rilevato un rischio aumentato (hazard ratio 1,16) di sviluppare una nuova fibrillazione atriale con un drink al giorno.
 
All’aumentare del consumo di alcool aumentava anche il rischio di fibrillazione atriale. “Questo è un importante studio che fornisce ulteriore supporto alla correlazione tra assunzione di alcool e sviluppo di fibrillazione atriale”, osserva Hugh Calkins, professore di medicina e direttore dei servizi per l’aritmia cardiaca presso la Johns Hopkins Medicine di Baltimora, non coinvolto nello studio. “È importante perché offre forti evidenze che anche quantitativi esigui di alcol possono aumentare, leggermente ma significativamente, il rischio di sviluppare fibrillazione atriale”.
 
Fonte: European Heart Journal
 
Linda Carroll
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
 

14 gennaio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy