Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Pazienti gastroresecati e Covid. “Malati fragili tra i fragili, la politica non ci dimentichi”


Sull’impatto del virus nei pazienti costretti a vivere senza l’apparato digerente, esiste al momento poca letteratura. Santangelo (Vivere senza stomaco): “Suggeriamo alla politica sanitaria di approfondire e dare vita a studi specifici. Tanto più che dalla pandemia non siamo usciti”

07 LUG - “Viviamo una fragilità che non è stata sufficientemente attenzionata. Siamo fragili tra i fragili. Per questo vogliamo suggerire alla politica sanitaria di approfondire e dare vita a studi specifici. Tanto più che dalla pandemia non siamo usciti”.
 
È questo l’invito lanciato da Claudia Santangelo, presidente nazionale di Vivere senza stomaco - nata nel 2014, unica così concepita in Italia e in Europa, con 3.500 iscritti gastroresecati per tumore, pazienti costretti a vivere senza l’apparato digerente - nel corso di un confronto dal titolo “L’impatto del Covid 19 nei pazienti gastroresecati”, al quale ha partecipato la senatrice Dem Paola Boldrini, vice presidente Commissione Sanità in Senato.
 
“Sull’argomento, ossia sull’impatto del virus nei gastroresecati – ha sottolineato Marco Libanore, Direttore Unità Operativa Complessa Malattie infettive dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara – esiste al momento poca letteratura”. Una lacuna da colmare, oggi che del virus, a oltre un anno dalla sua comparsa, si sa di più. A partire dal fatto, conferma Libanore, “che anche l’apparato digerente, oltre a quello respiratorio, è un recettore del virus, come testimoniano i diffusi disturbi gastro intestinali manifestatisi in molti pazienti”.
 
Di qui per Libanore bisogna distinguere “i gastroresecati per tumore da quelli per altre cause, verificare eventuali condizioni di comorbosità, tenere in considerazione gli sbalzi glicemici che possono evolvere in diabete mellito. Fatte salve le funzionalità ordinarie dello stomaco e le fragilità di chi vive senza. Si tratta di pazienti già immunodepressi, in cui si possono generare sovrainfezioni batteriche e micotiche” anche rispetto all’inoculazione del vaccino nulla può essere trascurato. E proprio sul vaccino Libanore non ha dubbi: “Per i gastroresecati i più indicati sono quelli a mRNA, Pfizer meglio che Astrazeneca, per capirci”.
“Noi – ha aggiunto Santangelo – viviamo da oltre un anno non tanto con la paura di contrarre il virus, ma con quella di non reggere le terapie. La nostra è una paura amplificata”.
 
E proprio sull’approccio umano si è concentrato Luigi Cavanna, Direttore Dipartimento Oncoematologia Asl Piacenza e Presidente Cipomo (Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri), che ha insistito sulla necessità della territorialità e umanizzazione delle cure, che può trovare beneficio anche nell’utilizzo integrato della telemedicina, come evidenziato dal Covid. “Ci sono aspetti che, rispetto ai malati, vengono oggi poco considerati – ha detto – pensiamo ai tempi di attesa per visite e terapie. Facciamo guadagnare loro anni o mesi di vita, che trascorrono nei corridoi d’ospedale. Una vittoria decapitata”. È sulle esigenze dei pazienti “che bisogna concentrarsi”. Cavanna esemplifica: “Nel caso dei gastroresecati serve un periodo di adattamento. Basti pensare alla nutrizione. La malattia è in un corpo, non basta toglierla”.
 
Ecco che avere presidi e figure sanitarie vicine aiuta nel sentirsi protetti. Un pensiero condiviso dalla senatrice Boldrini, fautrice della realizzazione del registro nazionale dei tumori oggi vigente e impegnata in Commissione Sanità in un provvedimento per l’analisi della medicina di prossimità esistente sul territorio nazionale il cui potenziamento è previsto nel Pnrr: “L’emergenza Covid-19 ha evidenziato alcune vulnerabilità, in primis avere 21 sistema sanitari diversi. Di qui l’importanza della medicina territoriale, con presidi come le case della salute o gli ospedali di comunità, punti di riferimento funzionali e funzionanti, soprattutto in presenza di vulnerabilità come quelle dei gastro resecati” che Boldrini intende portare in Commissione Sanità e nel neo costituito intergruppo sulla cronicità “fortemente voluto” per avere anche dati omogenei oggi inesistenti e andare verso una altrettanta omogeneità di informazione e cure.
L’auspicio, ambizioso, è quindi che “si avviino studi specifici su di noi. Tanto più che la pandemia è tutt’altro che sconfitta”.

Vivere Senza Stomaco conta oggi 3mila 500 iscritti, tutti gastroresecati. Tra i problemi che affronta, spicca quello della nutrizione. Spesso, come spiega la Presidente Santangelo “si esce dalla chirurgia con poche raccomandazioni, del tipo mangiare poco, spesso, quello che ci va. Ma nei fatti non è possibile. La mancanza d’organo ci fa soffrire di malnutrizione. Abbiamo sbalzi glicemici diffusi e violenti che minano la nostra salute e la nostra qualità di vita. Un regime alimentare idoneo ci aiuterebbe a non perdere peso, a limitare la dumping e a non riammalarci (prevenzione secondaria e terziaria). Ma soprattutto una alimentazione idonea consentirebbe di poter terminare le terapie. Procediamo in tutto da ‘soli’. Mangiamo molto lentamente, beviamo mezza ora lontano dai pasti, abbiamo mille accorgimenti acquisiti con l’esperienza”. Inoltre ha ricordato, è stato siglato “ma disatteso un accordo Stato-Regioni” affinché sia presente un nutrizionista in ogni struttura di cura

07 luglio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy