Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore del polmone: un paziente su tre ha autoanticorpi neuronali causa di declino cognitivo

di Marilynn Larkin

In uno studio condotto in Germania è emerso che, tra i pazienti con tumore del polmone, uno su tre presenta autoanticorpi neuronali. Gli autori spiegano che questi anticorpi possono rappresentare un fattore importante nel deterioramento cognitivo correlato al cancro

09 LUG - (Reuters Health) – Più di un paziente su tre affetto da tumore del polmone ha autoanticorpi neuronali associati a deterioramento cognitivo. È quanto ha evidenziato uno studio tedesco guidato da Carsten Finke e Frederik Bartels, della Charité-Universitätsmedizin di Berlino. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da JAMA Oncology.

Lo studio ha incluso 167 pazienti, di cui il 76% aveva un carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) e i restanti la forma “non a piccole cellule” (NSCLC). Su 97 pazienti selezionati, senza metastasi cerebrali o una storia di disturbi psichiatrici, sono stati eseguiti test neurologici dettagliati.
Gli autoanticorpi diretti al cervello sono stati rilevati in 61 pazienti, di cui 33 avevano autoanticorpi noti e 27 avevano autoanticorpi diretti contro antigeni sconosciuti, esaminati mediante analisi immunoistichimiche.

Il 67% dei pazienti, poi, presentava un deterioramento cognitivo. Tra i pazienti con SCLC, la probabilità di deterioramento cognitivo era di 11 volte più alta rispetto ai pazienti senza autoanticorpi.

Tra i pazienti con NSCLC, gli autoanticorpi dell’immunoglobulina A mirati a N-metil-D-aspartato erano associati a probabilità più elevate di deficit di memoria, in particolare per quel che riguarda i ricordi e il riconoscimento.

I risultati suggeriscono “che questi anticorpi potrebbero rappresentare un fattore importante nel deterioramento cognitivo correlato al cancro”, spiegano Finke e Bartels, sottolineando che i tassi di deterioramento cognitivo e di autoanticorpi neuronali erano “anche più alti di quanto ci aspettassimo”.
“I medici dovrebbero essere a conoscenza di questo deterioramento cognitivo correlato al cancro”, hanno concluso i due esperti, che stanno esaminando anche la presenza di autoanticorpi in altre forme di cancro, come quello del seno e della prostata, anche se “la prevalenza degli autoanticorpi neuronali e quella del deterioramento cognitivo sembra essere più alta nei pazienti con tumore del polmone”.

Fonte: JAMA Oncology
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

09 luglio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy