Chirurgia robotica. All’Ao di Perugia 360 interventi in un anno con il sistema "Da Vinci”
Oggi convegno al centro onco ematologico dell'ospedale di Perugia con 250 i partecipanti per fare il punto sui benefici della chirurgia robotica. Il dg Orlandi: “Con il robot Da Vinci degenze più brevi e significativi benefici per i pazienti. Nonostante i costi elevati, l'innovazione tecnologica va salvaguardata".
15 OTT - Dalla chirurgia generale e d'urgenza a quella urologica, passando per ostetricia e ginecologia, per un totale di 360 interventi in un anno: è sempre maggiore all'ospedale di Perugia il ricorso alla chirurgia robotizzata utilizzando il sistema denominato "Da Vinci" e impiegato nel blocco operatorio intitolato a Vittorio Trancanelli. Dei benefici della chirurgia robotica, che "rappresenta una delle più innovative e sofisticate tecniche mini-invasive disponibili", e del suo ruolo al Santa Maria della Misericordia, si è parlato al Creo dell' Azienda ospedaliera di Perugia nel corso di un convegno che ha visto 250 operatori presenti nella nuova struttura, 15 relatori e 50 studenti della Facoltà di Medicina.
Il
direttore generale dell'Azienda ospedaliera Walter Orlandi, ha sottolineato come "l'uso del robot Da Vinci porti a una più breve degenza ospedaliera" e a "significativi benefici per i pazienti". L'ampio uso del robot, acquisito nel maggio 2014, è reso possibile grazie a una "formazione accelerata del personale, da chirurghi a infermieri, che fanno parte delle equipe. A tutti va il nostro ringraziamento per aver favorito l’utilizzo delle più avanzate tecnologie”, ha detto Orlandi.
e apparecchiature hanno impegnato l' Azienda ospedaliera di Perugia per 800 mila euro all’anno , con l'aggiunta dei costi dei presidi chirurgici dedicati. Ma per Orlandi, “nonostante i costi elevati, l'innovazione tecnologica va salvaguardata, non ostacolata , salvo che sempre più occorre puntare sull'appropriatezza nell’utilizzo della chirurgia robotica".
Al convegno, che ha visto le relazioni dei direttori delle strutture chirurgiche delle varie discipline - Prof.ri Massimo Porena, Ettore Mearini, Annibale Donini,Paolo Baccari, Giorgio Epicoco - sono intervenuti anche gli anestesisti rappresentati dalla Dott.ssa Simonetta Tesoro, dal Dr Roberto Ercolani e Sergio Falconi. La parte scientifica, coordinata dai Professori e Giuseppe Noya e Francesco Puma, è stata introdotta dalla relazione del Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Manuela Pioppo, dal titolo: “Innovazioni in Chirurgia: dall’accreditamento alla Lean Organization”. Per le professioni sanitarie gli interventi sono stati della responsabile Gabriella Carnio, di Graziella Bruscia ed Elide Moretti. Il saluto istituzionale per l'amministrazione comunale di Perugia è stato portato dal vicesindaco di Perugia Urbano Barelli, per la Regione dell'Umbria il direttore per le politiche della Salute Emilio Duca si è soffermato sul nuovo piano sanitario. Per l'Università degli Studi di Perugia ha presenziato il Prof. Franco Baldelli, direttore della struttura di Malattie Infettive e delegato del Magnifico Rettore.
15 ottobre 2015
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