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Padova, trapianto di cuore donato da un uomo morto da oltre 20 minuti

Il primo nel mondo da un paziente in morte cardiaca, di un cuore fermo da venti minuti, eseguito alla cardiochirurgia dell’Azienda patavina, la stessa dove avvenne nel 1985 il primo storico trapianto di cuore in Italia. LE SLIDE DELLA CONFERENZA STAMPA.


15 MAG -

Straordinario intervento di trapianto a Padova dove a un uomo di 45 banni, cardiopatico congenito con pregressi interventi cardiochirurgici in sternotomia, è stato trapiantato un cuore da cuore da donatore a cuore fermo controllato.

“L'eccezionalità sta proprio nei tempi”, ha spiegato il professor Gino Gerosa che ha sottolineato come “nel mondo il trapianto di cuore da donatore in arresto cardiocircolatorio è realtà già da un po' ma esso è autorizzato dopo 3-5 minuti dalla constatazione di elettrocardiogramma piatto. In Italia la legge impone di aspettarne 20 e con tempi così lunghi si pensava non si potesse fare, ma noi ci abbiamo creduto e, una volta avuta l'autorizzazione dal Centro nazionale trapianti, ci siamo riusciti al primo tentativo”.

“Questo risultato straordinario - ha detto ancora Gerosa - potrebbe portare ad un incremento del 30% del numero di organi disponibili per i pazienti in lista di attesa».

“Ancora una volta è la sanità del Veneto a varcare una nuova frontiera della medicina. Da oggi la cardiochirurgia non sarà più come prima, perché si apre una prospettiva che può ridare speranza a tanti malati che attendono un trapianto di cuore. Lo dobbiamo, con gratitudine, all’intera Azienda Ospedale Università di Padova, al professor Gino Gerosa e alla sua equipe e al dott. Paolo Zanatta, direttore dell’Anestesia e Rianimazione del Ca’ Foncello, che ha eseguito il prelievo dell’organo. Straordinari professionisti, ai quali vanno i nostri orgogliosi complimenti”.


Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenuto alla presentazione di questo trapianto, il primo in Italia e nel mondo da un paziente in morte cardiaca, di un cuore fermo da venti minuti, eseguito alla cardiochirurgia dell’Azienda patavina, la stessa dove avvenne nel 1985 il primo storico trapianto di cuore in Italia donato da un giovane trevigiano, Francesco Bunello e impiantato nel petto di Ilario Lazzari dal professor Gallucci, alla cui memoria è oggi intitolato il Centro di Cardiochirurgia di Padova.

“Quello fu un momento storico dove 38 anni fa si varcò una soglia fino a poco prima impensabile – aggiunge il Governatore – oggi la storia si ripete, grazie a un grande allievo di Gallucci e ai progressi tecnologici e scientifici che si sono susseguiti da allora in quella stessa struttura padovana, che non ha mai smesso di stare al passo con i tempi e spesso, come in questo caso ha saputo precorrerli”.

“E’ la prima volta al mondo che un cuore fermo viene riattivato ed impiantato senza danni che possano pregiudicare il trapianto dopo un tempo così lungo – aggiunge il Presidente – e questo apre frontiere impensabili rispetto al possibile utilizzo di organi da trapiantare. Questo risultato straordinario della sanità del Veneto secondo gli esperti potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti in Italia”.



15 maggio 2023
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