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“Serve un Ministro delle Persone Anziane”. L’appello a Meloni dalle Rsa del Veneto 

I dati non lasciano scampo: nel 2050 i non autosufficienti passeranno 5 a 8 milioni in Italia e in Veneto da circa 400 a 650 mila. Volpe (Uripa): “A questo si aggiungerà la crisi nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie e l’aumento delle famiglie composte da un solo componente, che nel 2040 saranno il 38,8% del totale delle famiglie nel nostro Paese. L’istituzione di un Ministero delle Persone Anziane potrebbe essere in grado di coordinare tutti questi temi trovando soluzioni per la non autosufficienza”. LA LETTERA

di Endrius Salvalaggio 
06 MAG - L’Italia è tra i Paesi al mondo con la più alta percentuale di anziani. Un tema trasversale che tocca tutte le regioni, compreso il Veneto. Ed è da qui, e più precisamente dall’Uripa (l’associazione maggiormente rappresentativa delle oltre 350 Rsa operanti nella Regione, ove sono ospiti oltre 32.500 persone anziane in condizione di non autosufficienza) che parte l’appello alla Presiedente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché istituisce un Ministero delle Persone Anziane, dedicato ad occuparsi pienamente di tutte le criticità che ruotano intorno l’assistenza a questa fascia di popolazione.

A spingere il presidente Uripa, Roberto Volpe, sono i dati che, per il Veneto, che prevedono come nel 2050 il numero degli anziani da 370.484, raddoppierà a 640.000. Nello stesso periodo anche a livello nazionale si arriverà a circa 8 milioni di popolazione over ottantenni nel 2050 da un attuale 5 milioni di anziani (vedi tabelle a fondo pagina).

“L’istituzione di un nuovo Ministero che gestisca le persone anziane – spiega Volpe - potrebbe meglio affrontare la grande sfida legata all'invecchiamento della popolazione all’interno del quale le Rsa sono e lo saranno maggiormente in futuro, chiamate a svolgere un ruolo fondamentale dinanzi all’ aumento esponenziale delle persone anziane in condizione di non autosufficienza non assistibile a domicilio”.

“La crescente domanda di accoglienza per persone anziane non autosufficienti rappresenta già oggi – fa memoria il presidente Uripa – ed è un grande problema per il Paese e richiede una risposta tempestiva ed efficace. L’Italia, seconda nazione più vecchia al mondo dopo il Giappone (fonte Ocse), deve affrontare con serietà il crescente aumento della popolazione anziana in particolare gli ultra ottantenni che l’Istat ci indica che passeranno dagli attuali 4,6 milioni ai 5,8 milioni nel 2040 per arrivare a poco meno di 8 milioni nel 2050, con un allargamento della fascia di ultracentenari che passeranno da circa 19 mila nel 2022 ai 78 mila nel 2050”.

Su questi dati, gravano anche altri due problemi come la crisi nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie (medici, infermieri, operatori socio sanitari, ecc.) e l’aumento frenetico delle famiglie composte da un solo componente che nel 2040 vedrà una percentuale media nel Paese del 38,8% sul totale delle famiglie con percentuali che in alcune Regioni arriveranno al 45,9%.

“Queste componenti, complicheranno ancora di più il problema che grava sulla non auto sufficienza, in modo particolare sulle famiglie non sole quelle formate da un solo componente, ma che di pensione con il metodo contributivo difficilmente saranno in grado di pagarsi una retta. Il Ministero ho chiesto all’onorevole Giorgia Meloni dovrebbe essere in grado coordinare tutte queste problematiche ai ministeri in grado, di risolverli prendendo coscienza innanzi tutto del problema sulla non autosufficienza. Non serve un Ministero con il portafoglio, sarebbe sufficiente un Ministero senza portafoglio in grado di prendere in carico la non auto sufficienza dei cittadini italiani; concetto che attualmente è assente in gran parte degli atti governativi come il Pnrr che parla a mala pena di domiciliarità”, conclude Roberto Volpe sta esponendo.

Endrius Salvalaggio




06 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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