Terremoto in Centro Italia. Partiti dal Veneto volontari e mezzi
A raggiungere le zone colpite dal sisma di ieri sono stati, in particolare, 86 vigili del fuoco, a cui si sono affiancati 45 volontari dell'Associazione Nazionale Alpini della provincia di Treviso, 8 volontari di protezione civile dalla provincia di Padova, 7 da quella di Belluno e 4 dal territorio provinciale di Treviso, con l’ausilio di una quindicina di mezzi.
31 OTT - La Protezione Civile Regionale del Veneto, attivata sin da ieri mattina dal presidente
Luca Zaia e coordinata dall’assessore
Gianpaolo Bottacin per contribuire agli aiuti per il sisma che ha colpito l’Italia centrale, è in continuo contatto con il Dipartimento Nazionale per rispondere alle richieste d’intervento. “La situazione è in continua evoluzione – informa Bottacin – e allo stato attuale sono già partiti dal Veneto e sono operativi dalle 4 di stanotte 86 vigili del fuoco, a cui si sono affiancati 45 volontari dell'Associazione Nazionale Alpini della provincia di Treviso, 8 volontari di protezione civile dalla provincia di Padova, 7 da quella di Belluno e 4 dal territorio provinciale di Treviso, con l’ausilio di una quindicina di mezzi”.
“I volontari provenienti da Treviso – precisa l’assessore - sono al lavoro sui ponti radio nel comune di Calderola, vicino a Camerino, per risolvere problemi legati alle comunicazioni. I volontari dell’ANA insieme a quelli di Padova e Belluno sono impegnati invece nell’installazione di tensostrutture destinate all’accoglienza e alle altre necessità delle persone sfollate dai comuni colpiti dal sisma. Sono già partiti e operativi anche due funzionari delle Province, uno di Belluno per il coordinamento dei volontari sul campo e uno di Verona per coadiuvare le attività della sala operativa”.
“Va sottolineato con gratitudine – aggiunge Bottacin – l’impegno di tutti i volontari, quelli partiti e quelli che sono comunque pronti per portare il loro aiuto. Come protezione civile regionale siamo pronti ad attivare altri uomini e mezzi , in base alle richieste che dovessero essere formulate dal coordinamento nazionale”.
31 ottobre 2016
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