Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

Veneto. Intervista a Manuela Lanzarin: “Non è vero che in Veneto il privato sta togliendo terreno al pubblico”

L’assessore alla Salute rivendica il risultato ottenuto nell’ultima valutazione sui Lea, che ha assegnato alla Regione il voto più alto con il primo posto in termini di Livelli essenziali di assistenza. “Messa in campo una nuova organizzazione capace di razionalizzare al meglio le risorse utilizzabili, senza mai abbassare l’asticella degli investimenti”. Resta però incompiuta la riforma delle Ipab: “Stiamo emanando tutta una serie di norme volte alla riorganizzazione delle case di riposo che metteremo nel prossimo programma elettorale”, annuncia Lanzarin

di Endrius Salvalaggio
04 FEB - Che la sanità in Veneto sia tra le migliori in Italia è un dato di fatto. Non lo dice solo Luca Zaia, che la guida da ormai 10 anni. Non lo dice solo l'assessore alla Salute Manuela Lanzarin né il suo predecessore, Luca Coletto. A confermarlo ci sono i dati.
 
Il Veneto è da anni tra le Regioni scelte come benchmark per determinare i costi standard in sanità e da anni si trova ai primi posti della Griglia Lea che classifica le Regione per capacità di garantire i livelli essenziali di assistenza. Anzi, nel 2018 il Veneto è stata la migliore di tutti, conquistando 222 punti sulla Griglia Lea e fermandosi solo a 3 punti dal punteggio massimo stabilito in 225 punti. Un risultato di cui la Giunta Veneta va comprensibilmente orgogliosa.
 
“Siamo i primi in Italia sull’erogazione dell’assistenza sanitaria al cittadino. Siamo stati misurati su trentatré parametri della griglia LEA e siamo stati premiati sulla qualità delle cure proprio per le nostre buone pratiche e provvedimenti coraggiosi”, commenta l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. Che in questa intervista non nasconde che anche in Veneto ci siano difficoltà, legate in particolare alla carenza di personale, ma rivendica la capacità della Giunta di dare alla sanità una "organizzazione capace di razionalizzare al meglio le risorse utilizzabili".

Il Veneto è ancora fra le prime Regioni dove si eroga una buona sanità. Come ci siete riusciti?
Per arrivare ad essere primi in tema di erogazione sanitaria vuol dire che sono state fatte tutta una serie di provvedimenti volti a migliorare l’appropriatezza dell’erogazione del servizio sanitario, rispettando gli standard con le risorse a disposizione. Sono state fatte tutta una serie di riforme che hanno portato ad una profonda riorganizzazione delle Ulss.

Abbiamo tagliato ben tredici Ulss, passando da ventidue a nove, abbiamo per mezzo di Azienda Zero centralizzato tutti gli acquisti per le Ulss Venete togliendo, quindi, tutti quei doppioni che prima c’erano in ogni struttura.

Abbiamo approvato un buon piano socio sanitario, istituito un modello che rispetta a pieno quelli che sono i parametri nazionali con gli ospedali di alta specializzazione e una rete delle strutture intermedie con Hub e gli Spoke; abbiamo istituito la rete delle residenzialità per anziani ecc.

Grandi sforzi portati avanti con una nuova organizzazione capace di razionalizzare al meglio le risorse utilizzabili.

Se da una parte avete razionalizzato la parte amministrativa, dove avete reinvestito queste economie?
Abbiamo costantemente rinnovato le attrezzature all’interno degli ospedali, come la sostituzione delle Tac con quelle di ultima generazione. Abbiamo le migliori stazioni robotiche con i robot “Da Vinci” con piattaforma che consentono di ottenere altissimi livelli di precisione e di ripresa post operatoria del paziente, con una parte di personale altamente qualificata che sta passando un momento molto delicato per la carenza di medici e che abbiamo con determinazione cercato di affrontare attraverso provvedimenti coraggiosi, come la delibera che dà ai Direttori delle Ulss la possibilità di incaricare i medici in quiescenza e su base volontaria attraverso contratti autonomi.

Nonostante tutte queste difficoltà non abbiamo abbassato l’asticella degli investimenti, pensi che il bilancio regionale – fondo sanitario - pesa 9,3 miliardi ed è pari all’ottanta per cento dell’intero bilancio regionale; se a questi ci aggiungiamo la parte socio sanitario e sociale, il bilancio arriva a pesare quasi il novanta per cento dell’intero bilancio.

Rapporti con sindacati ed ordini?  
Diciamo che siamo un po’ sotto osservazione. Abbiamo avuto qualche impugnazione di alcune delibere, come quella sui pensionati, quella che riguardava l’assunzione di 500 medici (non specializzati) di cui si prevedeva l’assunzione diretta di 320 destinati al pronto soccorso e di 180 tra medicina generale e geriatria. Abbiamo aperto dei protocolli di recente sia con l’Ordine dei medici e delle professioni, che pare abbia rasserenato gli animi.

Cambiamo argomento. Siamo agli sgoccioli con i tempi. Salterà ancora una volta la mancata riforma delle Ipab?
Diciamo che siamo molto tirati, per cui la riforma delle Ipab non riusciremo a farla. Con i sindacati abbiamo fatto un percorso di concertazione e condivisione che oggi non ha avuto concretezza. Abbiamo però aumentato di molto il fondo della non autosufficienza e nel bilancio 2020 sono stati messi 25 milioni in più proprio per indirizzare degli interventi verso la prossima riforma delle Ipab.

Se da una parte non abbiamo ancora fatto la riforma, dall’altra le posso dire che stiamo emanando tutta una serie di norme volte alla riorganizzazione delle case di riposo che metteremo nel prossimo programma elettorale.

Parliamo del privato. Secondo le opposizioni sta avanzando sempre di più. Cosa risponde?
In Veneto il privato convenzionato ha una finalità complementare, e non primaria, l’alta specialità è e resta in mano al pubblico. I budget sono fermi dal 2010, anche se abbiamo subito da parte delle aziende private delle richieste di innalzarli, non abbiamo dato loro un centesimo in più. Quindi non è vero che il privato sta avanzando e che stanno togliendo terreno al pubblico.

Ospedali di Comunità: come siamo messi con i posti letto?
Abbastanza bene. Ne stanno partendo molti e dall’ultima programmazione dobbiamo arrivare a coprire oltre duemila posti letto. Ad oggi sono stati realizzati oltre un migliaio, infatti abbiamo un indice dello 0.6% e nel 2020 arriveremo a coprire quasi un 0.8%.
 
Endrius Salvalaggio

04 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy