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Aou di Padova sospende incontri con sindacati e l’Anaao la diffida

Ne dà notizia in una nota la stessa organizzazione sindacale che lamenta “la condotta antisindacale dell’azienda annunciando di aver chiesto la revoca del provvedimento.


18 DIC - L’Anaao Assomed del Veneto ha denunciato che l’Azienda Ospedale-Università di Padova “ha inopinatamente sospeso gli incontri periodici con tutte le organizzazioni sindacali per avviare una non meglio precisata (nelle modalità e nella tempistica) verifica interna in relazione a “dichiarazioni rese agli organi di stampa da alcune organizzazioni sindacali””.
 
A fronte di questa decisione l’Anaao ha diffidato l’Azienda padovana chiedendo “la revoca di quanto disposto e a riprendere immediatamente gli incontri illegittimamente sospesi”.
 
L’iniziativa dell’Anaao è conseguente alla “manifestata volontà di sospendere il tavolo sindacale (con motivazione generica e per un periodo non precisato) configura gli estremi della condotta antisindacale perché preclude al sindacato la possibilità di svolgere il ruolo di interlocutore del datore di lavoro previsto per legge, a maggior ragione in un periodo in cui l’emergenza sanitaria in corso ha raggiunto un livello di criticità tanto elevato e preoccupante”.
 
Per il sindacato la decisone “ingiustificabile e unilaterale” dell’Azienda “completa a fine anno e prima di Natale un quadro di relazioni sindacali estremamente povere e deludenti, evasive verso gli obblighi contrattualmente previsti, specie dal nuovo contratto in vigore ormai da un anno, cariche di risposte carenti e di inerzie amministrative (come i gravi ritardi nei pagamenti delle indennità di guardia)”. 

“Proprio tre giorni fa – ricorda il sindacato - avevamo inviato una nota chiedendo chiarimenti su problematiche rappresentate e rimaste sospese: fondi contrattuali, residui, organismo paritetico, guardie interdivisionali, tamponi molecolari per i dipendenti, falsi negativi sui tamponi rapidi ai pazienti ricoverati, consulenze cardiologiche, oltre ad altre questioni che si stanno aprendo sul trasporto e trasferimento dei pazienti Covid, argomenti tutti che ora mancano anche di una sede di confronto”.

“Inoltre – scrive ancora l’Anaao veneta - il generico richiamo alla necessità di verifiche interne non ha alcuna attinenza con la prosecuzione degli incontri sindacali perché l’esigenza di eventuali approfondimenti istruttori su fatti specifici rappresentati da alcuni sindacati non ostacola e non preclude l’interlocuzione generale tra la parte datoriale e quella sindacale”.

Per il sindacato “l’assenza di un nesso logico tra motivazione data e decisione assunta è, pertanto, sintomo della pretestuosità di un comportamento, quello dei vertici aziendali, che può essere interpretato solo in termini ritorsivi e come tale posto in essere in violazione delle disposizioni contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali che, com’è noto, sono “improntate alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti e obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

“I medici e il personale sanitario sono ormai stanchi – conclude l’Anaao - ma nel resistere non possono nemmeno accettare atteggiamenti e comportamenti così poco collaborativi che dividono e danneggiano le relazioni coi lavoratori. Se questi sono gli indirizzi e l’immagine che i vertici aziendali vogliono dare di questa Azienda Ospedale-Università centro Hub, per i propri lavoratori e dinanzi ai cittadini, si tratta di decisioni che l’Anaao non esiterà a contrastare in ogni sede, riservandosi di intraprendere tutte le azioni, anche giudiziarie, opportune e necessarie”.

18 dicembre 2020
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