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Carenza anestesisti. In Veneto 151 posti a concorso. Ma per l’Aaroi Emac non saranno sufficienti  

Pe il sindacato il problema della carenza di organico è destinato a proseguire a cusa del numero di medici che andranno in quiescenza nel 2021, ma anche per via della mole di prestazioni accumulate a causa dell’emergenza covid. “Non vi sono soluzioni possibili e rapide all’orizzonte e questo comporterà ancora di aumentare i carichi di lavoro per un tempo non facilmente calcolabile. Urge un tavolo tecnico”.

di Endrius Salvalaggio
12 FEB - “Da inizio pandemia i medici anestesisti - rianimatori del Veneto, a causa del poco personale, sono stati messi a dura prova. L’emergenza sanitaria, ad eccezione dei tre mesi estivi, non ha mai allentato la morsa e per chi, come noi, fa questo lavoro, in quest’anno ha svolto le proprie mansioni con turni ‘al limite’ e con un alto tasso di stress”. Ad affermarlo è Massimiliano Dalsasso, presidente Aaroi-Emac Veneto, che si sente poco confortato dai 151 posti mesi a concorso dall’Azienda Zero (141 posti) e dalla Ulss 1 Dolomiti (10). Questo numero di nuove energie, per Dalsasso, non sarà infatti sufficiente a coprire i bisogni e a dare ristoro al personale già messo a dura prova dalla pandemia.

La fatica fisica e psicologica di lavorare in condizioni estreme da oltre un anno, secondo Aaroi Emac Veneto, è figlia proprio di una emergenza cronicizzata di ben oltre 150 unità di anestesisti rianimatori sorta ancora prima della pandemia. Ora con i due concorsi pubblici per dirigenti medici - disciplina anestesia e rianimazione (scadrà il 14 febbraio quello dell’Azienza zero e l’8 marzo quello della Ulss 1 Dolomiti) porterà un po’ di sollievo, ma non risolverà la problematica.
 
“Come sappiamo, molto dipenderà da quanti candidati si presenteranno ai due concorsi – spiega Dalsasso -. Inoltre, gli anestesisti, una volta “terminata” l’emergenza, dovranno recuperare gli interventi sospesi o posticipati fino ad ora. L’emergenza della carenza di organico continuerà ancora molto se consideriamo la mole di colleghi in quiescenza per l’anno 2021 e tutto il lavoro che in questi mesi si è accumulato. Non vi sono soluzioni possibili e rapide all’orizzonte e questo comporterà ancora di aumentare i carichi di lavoro per un tempo non facilmente calcolabile”.

Aaroi Emac Veneto chiede al governo regionale, in forza della straordinaria emergenza sanitaria e dell’attuale carenza di personale di specialisti, che vengano ripristinati gli incontri ai tavoli tecnici per la definizione degli standard organizzativi e per il calcolo del fabbisogno del personale dirigenziale medico, in base agli accordi siglati nella tra Regione Veneto e OO.SS. ancora a maggio scorso. “Lo scopo della richiesta del ripristino dei tavoli tecnici – conclude Presidente Aaroi Emac Veneto - è di dare finalmente uniformità all’effettive necessità delle dotazioni organiche secondo le più recenti linee guida internazionali per l’anestesia e la rianimazione, che mai come in questo periodo hanno dimostrato come i numeri di queste specialità contino”.

Endrius Salvalaggio

12 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

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