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Carenza personale in Ortopedia. Nursind scrive alla Asl: “E le aggressioni aumentano”

Il sindacato chiede provvedimenti immediati. “Nel turno pomeridiano è presente un solo medico, peraltro addetto alle consulenze del PS. Tale carenza inevitabilmente si ripercuote sull’attività personale infermieristico e sui degenti”. A creare difficoltà anche la presenza di visitatori che si trattengono arbitrariamente oltre l’orario di visita e che, riferisce il sindacato, manifestano atteggiamenti anche aggressivi. Chiesto alla Asl di potenziare il personale e di disporre la presenza di guardie armate per la defluizione, “anche coattiva”, dei visitatori.

08 NOV - Il Nursind Pescara, dopo avere ricevuto “numerose segnalazioni” riguardanti le condizioni di lavoro all’UO di Ortopedia, “reparto sempre sovraffollato”, scrive alla Asl per chiedere il potenziamento del personale infermieristico, OSS e medico dell’UO, “evidenziando come durante il turno pomeridiano sia necessaria la presenza di un medico per la gestione del reparto e di un medico per le gestione delle consulenze”, il rispetto delle professionalità nell’attività assistenziale e la disposizione della presenza di guardie armate “per consentire la defluizione, anche coattiva, dei visitatori che si trattengono arbitrariamente oltre l’orario di visita, allo scopo di tutelare la sicurezza e la serenità degli operatori sanitari e dei degenti ed evitare il ripetersi delle spiacevoli aggressioni denunciate”.

Pù di uno, dunque, i problemi che affliggono il reparto. A cominciare dalla carenza di personale infermieristico, OSS e medico. Ci sono, per il sindacato, “problemi di reperibilità del personale medico nel turno pomeridiano: la presenza di un solo medico, peraltro addetto alle consulenze del PS (sala gessi), risulta del tutto insufficiente a coprire anche, e contemporaneamente, le esigenze dei due reparti di Ortopedia. Tale carenza inevitabilmente si ripercuote sull’attività personale infermieristico e sui degenti”.

Non meno preoccupante il problema legato alla sicurezza e all’ordine pubblico nel turno pomeridiano, durante l’attività di somministrazione ai degenti delle terapie prescritte: “A quanto riferito accade pressoché quotidianamente che i visitatori dei degenti si intrattengano ben oltre l’orario di visita, arrecando forte disagio al personale di reparto e compromettendo la corretta esecuzione delle proprie attività, con aumento di possibilità di commettere errori (orario visita degenti ore 19/20 e orario somministrazione terapia ore 20/21). Oltre a ciò si evidenzia come i suddetti visitatori esprimano atteggiamenti non solo arroganti ma finanche aggressivi nei confronti del personale sanitario, minandone la sicurezza personale e la serenità nello svolgimento del proprio lavoro”.

08 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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