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Campania. Ospedale del Mare completo al 90%. Entro gennaio consegnati i 3 corpi di fabbrica 

Sopralluogo al cantiere dell’opera di Napoli Est della quinta Commissione sanità. L’inaugurazione delle degenze è prevista all’inizio del prossimo anno. In campo una task-foce regionale per garantire il trasloco di unità e funzioni da quattro ospedali del centro storico di Napoli. IL PROGETTO 

04 NOV - Ospedale del Mare, i lavori procedono spediiti ed entro i primi mesi del prossimo anno (fine gennaio, al massimo fine dicembre), l’ospedale di Napoli est sarà pronto per la complessa fase di trasloco di unità operative e competenze cliniche e chirurgiche delle strutture del centro storico destinate ad una riconversione. Dopo l’audizione in Quinta commissione sanità dello scorso 17 settembre i componenti del’organo consiliare presieduto da Raffaele Topo (Pd) hanno compiuto stamani un sopralluogo sul cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. 
 
Verdoliva, che è ingegnere, capo dell’ufficio tecnico del Cardarelli, espone minuziosamente, lo stato dell’arte di quest’opera faraonica, progettata alla fine degli anni ’90 con il sugello di Renzo Piano, destinata a decongestionare e assorbire la maggior parte dei servizi di emergenza ed elezione dei principali ospedali costretti negli angusti e vetusti spazi del centro storico. A Barra dovranno confluire il San Gennaro, il Loreto Mare, l’Ascalesi e gli Incurabili anche se si pensa, nel piano ospedaliero prossimo venturo, di salvaguardare almeno uno dei pronto soccorso del centro storico (Loreto mare, forse Incurabili in appoggio all’Ostetricia e al punto nascita della Sun).
 
Lo scoglio del personale
Lo scoglio che si profila all’orizzonte resta il trasferimento del personale dopo il collaudo a gennaio. E qui il presidente della quinta commissione Topo assicura che sarà costituita una task-force allo scopo. “Lo sforzo sarà fatto nel rispetto del decreto 49 (Piano ospedaliero del 2010) per ciò che concerne la chiusura e la riconversione degli ospedali preesistenti e la gestione dl personale. Se dovessero esserci cambiamenti in corso d'opera si appronteranno nuovi decreti che spetta al commissario per la sanità che attendiamo approvare – ha spiegato Topo – è necessario favorire il trasferimento di reparti e strutture d’avanguardia nel nuovo polo ospedaliero e prevedere maggiori risorse, in termini di personale specializzato, per l’Asl Napoli 1 da assegnare all'Ospedale del Mare”. La task force sarà coordinata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca e composta dal commissario ad acta Ciro Verdoliva, il neo commissario dell'Asl Napoli 1 Renato Pizzuti e il futuro commissario alla Sanità nominato, speriamo a breve, dal consiglio dei ministri.
 
La verifica dello stato di avanzamento dei lavori
La verifica dello stato dei lavori in loco e il sopralluogo guidato dal commissario Verdoliva è servito a stabilire tempi certi di apertura e messa a regime della cittadella sanitaria. Lo stato dell’arte tracciato da Verdoliva, aggiornato al 9 ottobre scorso lascia ben sperare sui tempi dell’apertura. Il corpo alto delle degenze risulta completato per oltre il 90% compresi gli arredi. Complete al 100% le degenze dei piani alti (5,6 e 7). Il poliambulatorio, il cosiddetto corpo basso è all 90 % e risultano completati al 100% i piani 1 e 2. C’è poi l’edificio Hall già completato e consegnato all’Asl Na1 centro il 30 marzo scorso. Quasi chiuso (al 95%) anche il collegamento tra i due corpi di fabbrica (HP–HD il cosiddetto albero). “Attualmente sono in corso di completamento – avverte Verdoliva - le controsoffittature e l’illuminazione interna”. Più indietro la situazione del collegamento tra lotto 1 e lotto 2, (il ponte pedonale) con opere completate all’85%: qui sono in corso di ultimazione le coperture in alluminio e i rivestimenti laterali. Più complessa la situazione all’edificio impianti ma grazie ad una serie di interventi progettuali anche qui si è recuperato gran parte del tempo perso e le opere in cantiere risultano completate al 90%, in pratica mancano solo i tunnel di collegamento degli impianti tecnologici per la messa in esercizio. Completate al 100% anche le torri evaporative e la centrale gas medicali. Per la sistemazione delle aree esterne sono completate al lotto 1 e oltre al 90% per il rilevato dell’elisuperficie mentre il lotto 2 è ancora fermo al 75%. Da completare anche le opere a verde e la pavimentazione stradale con relativa segnaletica. “Il cronoprogramma relativo al completamento del complesso ospedaliero del tipo chiavi in mano è pienamente rispettato – avverte Verdoliva - così come verificato dalla Commissione di collaudo tecnico-amministrativo in corso d'opera. Pertanto la data di fine lavori è fissata per il 2 dicembre di quest’anno e il collaudo al 31 gennaio 2016”.
 
Topo: "Un’eccellenza per la Regione"
L’Ospedale del Mare – ha sottolineato ancora Topo - è un’eccellenza per la Regione Campania, necessaria per potenziare la rete di emergenza sanitaria oggi prevalentemente in capo all'ospedale Cardarelli di Napoli”.  Per la prima volta nelle vesti di commissario dell’Asl Napoli 1 Centro, ha partecipato al sopralluogo anche Renato Pizzuti. “L’Ospedale del Mare deve essere ospedale all'avanguardia, una struttura di elevata specializzazione in emergenza” – ha sottolineato Pizzuti – evidenziando che si sta per aprire la fase della gestione e assumendo “l'impegno di fare tutto il possibile per realizzare ciò che il Presidente ritiene prioritario, ovvero mettere in funzione l'Ospedale del Mare in tempi rapidi per dare una concreta, efficace ed elevata risposta sanitaria ai cittadini”.

Il nodo da sciogliere resta quello relativo al personale che dovrà garantire la funzionalità della struttura. E’ in corso una ricognizione per adottare la migliore strategia con meccanismi di mobilità esterna o interna ovvero, se necessari, interventi straordinari del Governo. I Consiglieri regionali componenti della Commissione, tra cui Carmela Fiola (Pd), Vincenzo Alaia (Cd-Sc), Valeria Ciarambino (M5S), Franco Moxedano (Idv), Pasquale Sommese (Ncd), Nicola Marrazzo (Pd), Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera,Psi,Davvero Verdi), Carmine Mocerino (Caldoro Presidente), hanno posto diversi quesiti e richiesto importanti chiarimenti su temi fondamentali, come quello della carenza dei trasporti pubblici “tenuto comnto dell’impatto straordinario che l’Ospedale del Mare avrà sul territorio della zona orientale di Napoli e che necessita evidentemente di un potenziamento del sistema” – ha sottolineato Alaia.
 
“Apprezzamento al commissario per il lavoro svolto tenuto conto del punto di partenza” è stato espresso da Moxedano (Idv) per il quale “è vero che c'e' stata continuità delle istituzioni e della politica nel perseguire l'opera, ma la scelta strategica giusta e' stata fatta dall'allora Presidente Bassolino nel nominare, nel 2009, il commissario ad acta”. L’esponente di Idv ha anche sollecitato la Commissione sanità ad avere un ruolo più attivo nella programmazione sull’effettivo funzionamento della struttura “soprattutto per capire con certezza quali sono le strutture che verranno chiuse e quale personale verrà inviato all’Ospedale del Mare”. Sul tema del fabbisogno del personale anche Ciarambino (M5S) che ha sottolineato: “occorreranno circa 2000 unità di personale per garantire il pieno funzionamento dell’Ospedale ma, ad oggi, non sono a conoscenza di procedure di concorso”. L’esponente del Movimento 5 Stelle si è soffermata anche “sulla collocazione dell'Ospedale del Mare rispetto agli ospedali che attualmente lavorano in centro, in particolare se essi saranno effettivamente chiusi o, come fatto intendere dal Presidente De Luca, possano restare in piedi”.
 
Sui costi dell’opera si è soffermato Borrelli (Campania Libera, Psi,Davvero Verdi): “non è positivo che un’opera che sarebbe dovuta costare 162 milioni, costerà, invece, quasi 400 – ha evidenziato – inoltre – ha proseguito - ad oggi i poliambulatori sono deserti, non si capisce come funzionerà l’ospedale, con quale personale. C'e' poi il problema dei trasporti pubblici che rende proibitivo raggiungere la zona”. Sui diversi punti, Verdoliva e Pizzuti hanno fornito ulteriori spiegazioni e informazioni.
 
Il progetto di ospedale modello
L’Ospedale del Mare è nato come modello innovativo di edilizia sanitaria, con riferimento al “nuovo modello di ospedale” ad alto contenuto tecnologico e assistenziale, elaborato dall’architetto Renzo Piano su incarico del Servizio Studi e documentazione del Ministero della Sanità nel dicembre del 2000. La sua realizzazione è finalizzata alla ristrutturazione e riqualificazione della rete ospedaliera regionale e della città di Napoli, con la dismissione e riconversione di quattro Presidi Ospedalieri della città (afferenti alla Asl Napoli 1 centro): Ascalesi, Incurabili, San Gennaro, Loreto Mare. Il progetto, in conformità al “Piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale” di cui al Decreto Commissariale n°49 del 2010 (Piano ospedaliero) prevede che l’Ospedale del mare sia un’Azienda ospedaliera di Rilievo nazionale, che i Presidi ospedalieri Ascalesi, Incurabili, Loreto mare e San Gennaro confluiscano in esso, con il consequenziale riassetto delle discipline clinico-sanitarie. Nella prima previsione organizzativa, infatti, l’Ospedale del mare era concepito come un Presidio ospedaliero dell’Asl Napoli 1 e confluivano in esso tre strutture esistenti (Loreto Mare, Ascalesi, Annunziata) che hanno generato la “variante” di adeguamento del progetto iniziale. Il Direttore generale dell’Asl Napoli 1 provvederà a realizzare l’integrazione funzionale delle attività delle strutture aziendali e ad avviare processi di razionalizzazione ed accorpamento delle unità operative;
 
Dotazioni e posti letto
L’Ospedale del mare sarà un Centro Hub di 3° livello in particolare Hub di 1° livello per l’emergenza cardiologica (dotato di Utic ed Emodinamica interventistica), Hub di 2° livello per l’ictus cerebrale acuto: stroke unit (dotato dell’Unità di Neurologia, di Neuroradiologia e Neurochirurgia), Stone center per il trattamento della calcolosi renouretrale, comprensivo della litotrissia extracorporea e della lasertrissia, Centro trauma di Alta specializzazione (Cts) di riferimento per tutto l’ambito regionale (dotato di un reparto di Unità spinale unipolare).

La dotazione di posti letto organizzata per Dipartimenti ed Unità operative prevede 450 unità di degenza alle quali si aggiungono 50 posti low-care: Il dipartimento Trauma center prevede 20 unità per la Chirurgia d’urgenza, 5 per la Chirurgia maxillo facciale, 10 per la chirurgia toracica, 15 per l’interventistica vascolare, altrettanti per la Medicina d’urgenza, 30 per l’Ortopedia e la traumatologia, 20 per la terapia intensiva, altri 20 per il Dipartimento cardiovascolare. E poi sempre 20 per la Cardiologia, l’Unità coronarica, 10 posti letto sono invece attribuiti al Dipartimento neuroscienze ed Alta specialità neuro riabilitativa. Ci sono poi l’Unità spinale(10) la Neurochirurgia (20), la Neurologia (20), Recupero e riabilitazione (25), Neuroriabilitazione (16). Il Dipartimento Scienze medico-chirurgiche e riabilitative ha avuto attribuiti la Chirurgia generale (35), la Chirurgia plastica (5), le Malattie endocrine e del ricambio (5), la Medicina generale (27), la Nefrologia (12), l’oculistica (15) Otorinolaringoiatria (15), Urologia (20), Gastroenterologia (15), Oncologia (20). Passiamo al Dipartimento materno-infantile: qui abbiamo Ostetricia e ginecologia (25), Neonatologia (6), la Terapia intensiva neonatale (6). Tra le ulteriori unità operative trova posto la Psichiatria con 8 posti letto. Infine c’è il dipartimento Servizi dotato della Radiologia generale, la Neuroradiologia, il Laboratorio di analisi, la Farmacia e la Medicina nucleare. 
 
I ritardi e i contrasti del passato
Nel corso dell’esecuzione delle opere, si sono registrati ritardi e contrasti tra l’Asl Napoli 1 e il concessionario, culminati nella domanda di arbitrato di quest’ultimo, notificata il 20 marzo del 2009 e nella successiva dichiarazione di risoluzione del contratto per inadempimento della Amministrazione concedente a giugno del 2009, con contestuale sospensione dei lavori. Per salvaguardare l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera ed evitare ritardi nell'avanzamento delle procedure di realizzazione del Nuovo ospedale, è stato affidato all’ing. Ciro Verdoliva (dipendente della Pubblica amministrazione, ingegnere dirigente presso l’ospedale Cardarelli di Napoli) il ruolo di Commissario ad acta. Obiettivo conseguire sia il completamento del complesso ospedaliero del tipo chiavi in mano, sia l’immediata funzionalità del costituendo Ospedale del mare.

“Per sospendere le conflittualità tra Amministrazione concedente e concessionario e superare le divergenze che avevano portato all’inasprimento dei rapporti e alla sospensione dei lavori – avverte Verdoliva – ho prima costituito nel luglio del 2009 un Tavolo di Confronto, individuando le aree di crisi (amministrativo-contrattuale, progettuale, economico-finanziaria) e, per quanto emerso nel corso dell’attività rispetto agli obiettivi posti all’istituzione del Tavolo di Confronto, ho approfondito insieme al concessionari, tutti gli elementi utili per il raggiungimento degli obiettivi, in linea con gli indirizzi regionali rideterminando l’assetto finale della proposta di variante, scaturente dalla Legge Regionale n. 16 del 2008 e dalla delibera di giunta n. 54 del 2010 nonché dal Piano ospedaliero”.

Il progetto definitivo di variante alla luce del Piano ospedaliero è stato redatto sotto la presidenza regionale di Caldoro risolvendo il contenzioso in atto e superando i pregiudizi subiti dall’Amministrazione nel corso del processo negoziale”. “In questi ultimi anni, assistito dall’Avvocatura distrettuale dello Stato – conclude Verdoliva - mi sono ripetutamente incontrato con il concessionario (Partenopea Finanza di Progetto Scpa e Pfp Scpa)”
 
La svolta con l’atto transattivo
La svolta si è avuta con l’atto transattivo finale tra le parti il 29 novembre di tre anni fa con il quale sono state definite “in via conciliativa mediante reciproche concessioni, tutte le questioni tra loro controverse inerenti l’esecuzione della Concessione e la sua risoluzione, ivi comprese quelle dedotte nel giudizio arbitrale pendente, con la presa d’atto della risoluzione della Concessione, riconoscimenti di debiti (art.3), Progettazione definitiva (comprensiva della progettazione preliminare) ed esecutiva (Progetto Finale) ed Attività di completamento (lavori e forniture) (art.4), rinunce a pretese - riconoscimenti di maggiori oneri (art.5), ulteriori obblighi e pattuizioni (art.6)”.

A valle di tale Atto transattivo ed alla luce dell’individuazione delle fonti di finanziamento (Decreto commissariale n°139 del 2012), il Commissario ad acta ha sottoscritto la Convenzione con il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Campania ed il Molise al fine di individuare – nell’organico del Provveditorato – le figure tecniche di governo del procedimento di realizzazione. Data il 30 maggio del 2013 il via libera al progetto definitivo finale e a seguire il 30 agosto di quell’anno si è approvato il progetto esecutivo finale. Il 2 settembre sempre del 2013 si è provveduto alla formale consegna dei lavori come previsto dal cronoprogramma del procedimento definendo le procedure relative ai contenziosi in merito all’esproprio dell’area di sedime del complesso ospedaliero, il programma gare di affidamento per l’acquisto di nuove apparecchiature elettromedicali e servizi no-core, collaborando con Soresa Spa nel redigere gli atti di gara ed avviare le procedure per l’affidamento.

Ad oggi si è provveduto alla liquidazione degli stati di avanzamento lavoro per circa il 90 per cento e il crono-programma relativo al completamento del complesso ospedaliero del tipo chiavi in mano è pienamente rispettato così come verificato dalla Commissione di Collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera.  
 
I costi
Costo totale del procedimento
Per poter definire con esattezza il costo finale è necessario comparare il costo dell’opera (lordo IVA e spese accessorie come definite nel quadro economico riepilogativo, cioè comprensive delle spese tecniche e delle somme per esproprio area sedime) come di seguito:
. importo iniziale complesso ospedaliero……….. € 210.050.416 (di cui € 8.727.400 per espropri)
. importo finale complesso ospedaliero…….…… € 286.429.593
. differenza…..…….. € 76.379.177
Se considerassimo le somme al netto dell’IVA, delle spese tecniche e delle somme per esproprio
. importo iniziale complesso ospedaliero………… € 162.096.920
. importo finale complesso ospedaliero…………... € 211.365.947
. differenza…………. € 49.269.027
 
A tali somme vanno aggiunti i seguenti importi ulteriori per risoluzione contenziosi, che comportano la “lievitazione” della somma complessiva ad € 365.402.863
. accordo bonario……………………….….…….. € 45.508.953 (riconosciuti a P.F.P. S.c.p.A.)
. definizione contenzioso espropri……………… € 9.464.317 (a favore dei proprietari terreni di sedime)
. totale contenziosi.. €. 54.973.270
Nonché costi per acquisto ulteriori apparecchiature elettrobiomedicali per € 24.000.000 (per le quali agli acquisti sta provvedendo So.Re.Sa. S.p.A. con procedure ad evidenza pubblica)
in conclusione (cifre lorde)
. importo iniziale complesso ospedaliero……….. € 210.050.416 (appalto già affidato a P.F.P. S.c.p.A.)
differenza…….….. € 76.379.177 (ulteriori somme per il Q.E.R. finale che ammonta ad € 286.429.593)
. totale contenziosi 1.. € 45.508.953 (riconosciute a P.F.P. S.c.p.A.)
. totale contenziosi 1.. € 9.464.317 (a favore dei proprietari terreni di sedime)
. ult. somma….…… € 24.000.000 (procedura ad evidenza pubblica – So.Re.Sa.)
. totale procedimento…..... € 365.402.863 (cifra lorda)
 
Tali dati, con indicazione delle fonti di finanziamento, sono indicate nel Decreto commissariale n°139/2012 a firma del Commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro Regione Campania)
. Fonti di finanziamento: art. 20 Legge n°67/88, art. 71 Legge n°448/88, fondi radioterapia legge n°488/99, fondi FAS (Delibera CIPE 03.08.2012), residua quote risorse FSC2007-2013, Bilancio ASL Napoli 1centro.
 
Ettore Mautone

04 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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