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Campania. Vaccinazione antinfluenzale: si parte. Ma c’è subito un ritardo: mancano le dosi per i bambini più piccoli

Mancano all’appello i sieri attenuati riservati ai più piccoli (0-36 mesi) che per ragioni ancora oscure non erano stati inseriti nei lotti della gara originaria ma ora autorizzati per l’acquisto diretto da parte delle Asl. Nella Regione sono da ieri in distribuzione migliaia di dosi acquistate con la gara Soresa dello scorso luglio (900 mila in Campania). Rinnovato accordo su prevenzione tra Ordine medici e Asl Napoli 1.

06 NOV - In linea con le date fissate dal ministero della Salute per tutte le Regioni, sono da ieri in distribuzione migliaia di dosi acquistate con la gara Soresa dello scorso luglio (900 mila in Campania). Ma c’è subito un giallo: mancano all’appello i sieri attenuati riservati ai più piccoli (0-36 mesi) che per ragioni ancora oscure non erano stati inseriti nei lotti della gara originaria ma ora autorizzati per l’acquisto diretto da parte delle Asl. E intanto nei giorni scorsi presso la sede dell’Ordine dei medici di Napoli e provincia, i direttori di distretto e i medici coordinatori delle unità vaccinali, insieme al direttore generale della Asl Elia Abbondante e al presidente dei camici bianchi Silvestro Scotti, hanno effettuato il primo tagliando all’intesa siglata nei mesi scorsi sul fronte della prevenzione.

“Un incontro – avverte Scotti – per tracciare obiettivi e strategie comuni in base al protocollo di collaborazione che abbiamo stipulato con la Asl Napoli 1 e in fase di ratifica anche con Napoli 2 nord e Napoli 3 sud”.  Ogni due settimane l’Asl metropolitana dovrà aggiornare il cruscotto delle adesioni e segnare in agenda gli obiettivi intermedi. “L’obiettivo – aggiunge Scotti - è salire ai livelli di aderenza raccomandati dal ministero (almeno il 75% della popolazione per l’influenza) e portare quelle dell’infanzia al 95% come previsto dalle linee guida nazionali e internazionali”.  I dati di partenza, su entrambi i fronti, non sono confortanti: a Napoli 1 la copertura vaccinale per l’influenza è ferma al 39% (2015) mentre per quelle pediatriche la prima vaccinazione trivalente (morbillo, parotite e rosolia), da fare dopo i 13 mesi, è scesa addirittura al 72% mentre il terzo richiamo dell’esavalente da fare a un anno (polio, difterica, tetano, pertosse epatite B ed emophilus influenzae cui si aggiunge la varicella e il meningococco B), è collocata sotto l’80%, dunque largamente al di sotto della soglia di sicurezza per l’immunità di gregge. “I richiami vanno fatti ogni 10 anni anche nell’adulto – aggiunge Saverio Annunziata medico generalista del Sumai - per questo, ad esempio, si contano numerosi casi di tetano ogni anno in Campania, una patologia mortale ma evitabile col vaccino laddove le immunoglobuline umane, utilizzate spesso per la protezione passiva dopo un taglio sospetto, sono senza dubbio meno sicure della vaccinazione”.
 
“Con l’Ordine dei Medici della Provincia di Napoli – sottolinea il manager Abbondante - si è deciso di attuare una campagna capillare di informazione e di offerta della vaccinazione antinfluenzale che nei prossimi due anni si ritiene possa dare risultati che consentano di avvicinare la Asl Napoli 1 Centro alla copertura prevista nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) del 75%”.

I punti essenziali dell’intesa ruotano attorno a una campagna informativa, in parte già avviata dall’Ordine del medici, con manifesti 6x 3,  contatti personali da parte di tutti i medici di medicina generale, il recupero della quota di popolazione (che costituisce quasi il 30% degli anziani) a cui non viene offerta la vaccinazione da medici non vaccinatori o non attrezzati. Quindi la creazione di un’anagrafe dei vaccinabili per consentire la registrazione dei dati (e degli eventuali rifiuti) e la presa in carico dei cittadini dai centri vaccinali dei distretti. Scotti ha poi ribadito che l’Ordine non intende tollerare medici che non vaccinano o sconsigliano la vaccinazione. “Nei confronti dei colleghi che si dichiarano contrari alle vaccinazioni – dice Scotti - avremo il polso fermo e avvieremo procedure per sanzionarli”. “Le iniziative comuni - aggiunge il manager della Asl metropolitana - sono dedicate anche agli screening (gratuiti per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, che è già possibile effettuare nei distretti) ed estesi alle altre vaccinazioni previste nei bambini”. 
 
Ritardi nella distribuzione delle dosi. Intanto a Napoli 1 molti medici di famiglia non hanno ricevuto le dosi: «Dopo tante raccomandazioni a Napoli rischia di fallire la campagna vaccinale, sono infatti molti gli studi dei medici di Medicina generale che ancora non hanno ricevuto le dosi da somministrare ai soggetti a rischio». L’allarme arriva dal segretario provinciale della Fimmg Napoli Luigi Sparano e dal dottor Antonio Sardu, segretario aziendale Fimmg Napoli dell’Asl Napoli 1 Centro, seriamente preoccupati che i ritardi sulla distribuzione dei vaccini possano portare ad un numero insufficiente di adesioni e quindi al rischio di una violenta epidemia influenzale con l’arrivo del freddo. «Perché si possa raggiungere il target delle 190mila vaccinazioni è fondamentale partire in maniera omogenea, senza ritardi tra distretto e distretto – aggiunge Sparano - in questo caso la tempistica è tutto». 
Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono Saverio Annunziata e Aristide Tortora, medici di famiglia del Sumai e Giovanni Arpino presidente del Consorzio nazionale cooperative mediche nonché past president della Simg Campania che avverte: “Quest’anno l’intesa tra Asl Napoli 1 e Ordine dei medici ha potenziato le aspettative dei cittadini e dunque sono aumentate le richieste. Ci aspettiamo un miglioramento nell’organizzazione e distribuzione”. 
 
Vaccinato anche il personale della Asl. Il vaccino antinfluenzale da quest’anno sarà distribuito e raccomandato anche al personale della Asl Napoli 1, amministrativi compresi. Si tratta di una novità inserita nell’ambito dell’intesa siglata tra l’azienda sanitaria metropolitana e l’Ordine dei medici partenopeo. Il ruolo d’interfaccia e il monitoraggio del programma sono affidati ai medici coordinatori dei cosiddetti centri Ucad (Unità di coordinamento assistenza distrettuali). Ai medici di medicina generale, agli specialistici ambulatoriali delle aggregazioni territoriali e ai pediatri di base spetta invece il compito di somministrare gratuitamente il vaccino alle fasce di cittadini a rischio e alla popolazione esente (minori e ultrasessantacinquenni). Per tutti gli altri la profilassi è raccomandata ma a pagamento. Il siero è acquistabile in farmacia o direttamente presso lo studio del medico. al costo di pochi euro.  
 
L’allarme dei pediatri. Intanto scatta l’allarme tra i pediatri in quanto è ancora al palo l’approvvigionamento del vaccino split trivalente, l’unico somministrabile ai bambini da 6 a 36 mesi di età.  

“Giovedì scorso – avverte Fulvio Turrà, presidente campano della Federazione italiana pediatri - abbiamo appreso che l’ordine d’acquisto della Napoli 1, per circa mille dosi di vaccino per i più piccoli, non era ancora partito. Per questa fascia d’età il vaccino va somministrato in due dosi, a distanza di quattro settimane”. “Se passeranno altri giorni tra arrivo e distribuzione – aggiunge - si rischia di slittare a dicembre quando la profilassi è poco efficace”. Getta acqua sul fuoco il manager dell’Asl Elia Abbondante: “I lotti in questione non sono stati forniti da Soresa, stiamo provvedendo con fondi nostri. Nell’arco di pochi giorni arriveranno i sieri ai pediatri. Ne abbiamo ordinati mille basandoci sul fabbisogno dello scorso anno. Se ne serviranno altri li prenderemo”. “L’acquisto del vaccino da 6-36 mesi – aggiunge il vertice di Soresa Porcelli - non è mai stato centralizzato in quanto poche le dosi richieste. Il fornitore l’ha comunque disponibile ed è in grado di fornirlo immediatamente”.

“La Fimp  ha avviato un progetto, con la Asl Napoli 1, per una campagna di arruolamento di tutti i piccoli sia per la vaccinazione contro l’influenza sia per il recupero della trivalente ed esavalente nel caso non le abbiano praticate.  “In accordo con la Asl Napoli 1 – spiega Turrà, presidente regionale Fimp – siamo partiti con il recupero vaccinale di tutti i bambini che, per varie ragioni, non hanno effettuato la trivalente o i richiami della esavalente. Il progetto andrà avanti fino a dicembre e si sovrappone alla campagna vaccinale antinfluenzale”.

Intanto giunge alla terza edizione il calendario vaccinale proposto su scala nazionale dalle varie società scientifiche (gli igienisti della Siti, i pediatri della Sip e Fimp e i medici di medicina generale della Fimmg). “Tra le novità di quest’anno – sottolinea Gennaro Volpe presidente nazionale Card (Confederazione associazioni regionali di distretto), nonché capo dipartimento a Napoli 1 – c’è la raccomandazione della vaccinazione antipertosse, varicella e meningococco B nel bambino e adolescente e l’estensione della vaccinazione antiinfluenzale anche ai bambini sani in età pre-scolare. Si punta, infine, all’estensione della copertura contro pertosse e influenza nella donna in gravidanza, da praticare durante il secondo o terzo trimestre, viste le possibili serie complicanze per madre e nascituro in caso di successiva infezione”.
 
Ettore Mautone 

06 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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