Parti cesarei. Regione Campania revocherà l’accreditamento alle strutture dal “taglio facile”
Sono già partiti i controlli alle strutture, private e pubbliche, a più forte scostamento dalle medie. Chiesta la documentazione giustificativa al “San Paolo” di Aversa, all’ospedale Internazionale di Napoli, alla Clinica Sanatrix di Napoli, all’ospedale di Sessa Aurunca, Vallo della Lucania e Battipaglia. Nel complesso, evidenzia comunque la Regione, c’è stato “un recupero forte dell’anomalia parti cesarei, circa 20% in meno”.
04 OTT - In relazione al problema dell’eccesso di parti cesarei primari, la Regione Campania ha deciso di procedere alla revoca degli accreditamenti per le strutture che si discostano in maniera abnorme dalla media nazionale e regionale. “A tal fine è partita stamattina l’attività di verifica e controllo”. Lo annuncia la Regione in una nota.
Si comincia dalle strutture, private e pubbliche, a più forte scostamento dalle medie. Si chiederà, nelle prossime ore, la documentazione giustificativa alle seguenti strutture:
Strutture accreditate
“San Paolo” Aversa
Ospedale Internazionale (Napoli)
Clinica Sanatrix (Napoli)
Strutture pubbliche
Ospedale Sessa Aurunca
Vallo della Lucania
Battipaglia
La Regione evidenzia comunque che “si rileva, nel complesso, un recupero forte dell’anomalia parti cesarei (circa 20% in meno)”.
04 ottobre 2017
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