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Gravi Celebrolesioni Acquisite. Inaugurato il nuovo nucleo all’ospedale di Gorizia

La nuova struttura, trasferita nei mesi scorsi da una residenza privata, offre assistenza a malati in stato vegetativo con un team multi professionale. A disposizione 9 posti letto suddivisi in quattro stanze doppie e una singola. Ricavate anche delle aree per i familiari che assistono i pazienti.

11 DIC - Inaugurato ufficialmente ieri mattina all'Ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia il nuovo Nucleo Gravi Celebrolesioni Acquisite (GCA) alla presenza dell'assessore regionale alla Salute e all'Integrazione socio-sanitaria del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca, del sindaco di Gorizia Ettore Romoli, del direttore generale dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina Giovanni Pilati e del presidente della Consulta provinciale di coordinamento delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie della provincia di Gorizia Mario Brancati.

“La nuova struttura, trasferita nei mesi scorsi da una residenza privata, offre assistenza a malati in stato vegetativo con un team multiprofessionale (medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi) e punta a garantire una presa in carico dei pazienti non soltanto sul piano ospedaliero”, spiega una nota della Giunta. Che aggiunge: “I lavori di ristrutturazione della precedente Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) hanno permesso, in tempi rapidi (40 giorni di lavori), di ottenere nove posti letto suddivisi in quattro stanze doppie e una singola nei 560 metri quadrati di spazio, ricavando anche delle aree per i familiari che assistono i pazienti. Le tecnologie e gli arredi sono stati concepiti per dare una connotazione il più possibile domestica al reparto, così come lo spazio esterno, che sarà realizzato entro marzo”.

"Questa è la prima realtà di questo genere in Friuli Venezia Giulia" ha commentato Telesca. "Si tratta di strutture intermedie che prendono in carico i pazienti non soltanto dal punto di vista sanitario. I familiari seguono costantemente queste persone e necessitano di un'assistenza complessiva, con un team multiprofessionale che ha ricevuto una formazione specifica in un apposito Centro specializzato in Emilia-Romagna".

"Il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio di altissima qualità" ha ribadito l'assessore. "Un plauso va alla direzione dell'AAS n. 2 per avere realizzato questa struttura in tempi brevi, lavorando peraltro sempre nella massima condivisione con le associazioni e le famiglie degli assistiti, tenendo conto delle loro richieste e dei loro bisogni".

"In questo senso - ha concluso Telesca - questo territorio diventa un esempio di un metodo di lavoro volto a ottenere un cambiamento difficile ma che vogliamo perseguire. Con gli slogan non si ottengono risultati, occorre invece guardare al merito delle cose e ascoltare le esigenze delle persone. In questo modo otterremo risultati come quello che vediamo oggi da qui ai prossimi anni".
 

11 dicembre 2015
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