Dopo il 31 luglio "vogliamo continuare ad assicurare servizi importanti come il pronto soccorso, ma dobbiamo dare un messaggio chiaro che i 'gettonisti' non possono essere l'unica risposta che il Ssn dà soprattutto nei reparti d'emergenza. Noi vogliamo che i medici entrino dalla porta principale del Ssn, questo vuol dire fare un concorso ed essere assunti e lavorare a tempo pieno per la sanità pubblica. Ora, dobbiamo capire la situazione regione per regione e verificare quanti 'gettonisti' operano nei vari servizi. Dobbiamo dare il segnale che non è questo il modo per andare avanti. Assunzioni? Ciò che viene speso per i 'gettonisti' può essere usato per fare assunzioni. Le professionalità ci sono, se tanti giovani scelgono di fare i gettonisti sono convinto che rientrerebbero nel Ssn".
Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine della seconda giornata degli Stati generali della prevenzione che si chiudono oggi a Napoli, rispondendo alle domande dei giornalisti sui rischi legati alla scadenza dell'uso dei medici 'gettonisti' da parte di Asl e ospedali.
Sul problema che quando firmano il contratto da 'gettonisti', i medici non possono per due anni rientrare nel Ssn, "andiamo a vedere questo contratto che mi incuriosisce.", ha concluso il ministro.