Sangue. Al via Piano nazionale per maxi emergenze, sarà coordinato dal Centro Nazionale

Sangue. Al via Piano nazionale per maxi emergenze, sarà coordinato dal Centro Nazionale

Sangue. Al via Piano nazionale per maxi emergenze, sarà coordinato dal Centro Nazionale
Con l’intesa Stato-Regioni è partito il piano che prevede che al verificarsi dell’evento, il CNS definisca con la Regione direttamente coinvolta le necessità di emocomponenti e, se necessario, ne coordini il trasferimento da altre Regioni al fine di supportare il fabbisogno straordinario delle aree coinvolte nell’emergenza. Rispetto al disastro ferroviario in Puglia resa disponibile scorta sufficiente da Campania e Lazio.

“Gli eventi straordinari, come il disastro ferroviario accaduto ieri in Puglia, possono avere un impatto sul sistema sangue italiano e sulla disponibilità di emocomponenti, potendo variamente interferire con l’approvvigionamento, la lavorazione, il testing, la conservazione ed il trasporto degli stessi”. Così in una nota il Centro Nazionale Sangue (CNS) evidenzia come esso abbia “il compito istituzionale di fornire supporto tecnico ed organizzativo affinché sia garantita la costante disponibilità di scorte di sangue su tutto il territorio nazionale e lavora in stretto raccordo con le Strutture Regionali di Coordinamento per le attività trasfusionali (SRC) e con le Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue”.

Il 7 luglio u.s. è stata sancita l’intesa di Conferenza Stato-Regioni sul “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze”, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131.

“Lo scopo del piano strategico – si legge – è la definizione di strategie e attività necessarie a gestire attività assistenziali di medicina trasfusionale da erogare in caso di maxi-emergenza, attraverso l’efficace coordinamento tra gli organismi istituzionali deputati alla gestione degli eventi e la rete trasfusionale nazionale”.

“Il piano – si evidenzia – prevede che, al verificarsi dell’evento, il CNS definisca con la Regione direttamente coinvolta le necessità quali-quantitative di emocomponenti e, se necessario, ne coordini il trasferimento da altre Regioni al fine di supportare il fabbisogno straordinario delle aree coinvolte nell’emergenza. É previsto inoltre che il CNS supporti le SRC al fine di incrementare, tramite azione sinergica con il livello nazionale delle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari del sangue, l’attività di raccolta direttamente sul territorio interessato dall’evento”.

“In relazione al disastro ferroviario avvenuto ieri in Puglia – rileva la nota -, attraverso la Bacheca nazionale per le Maxi-emergenze, grazie alla disponibilità di scorte regionali dedicate alle maxi-emergenze, è stata resa immediatamente disponibile alla movimentazione una scorta di sangue sufficiente a far fronte all’emergenza da parte di Regioni limitrofe alla Puglia (Campania e Lazio). Le necessità di sangue sono state tuttavia soddisfatte grazie al gesto generoso e alla disponibilità dei donatori volontari della Regione Puglia che si sono recati numerosissimi presso le Strutture Trasfusionali per effettuare la donazione”.

Il CNS e le quattro Associazioni di volontari italiani del sangue AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS, Fratres, in considerazione dell’approssimarsi del periodo estivo, e “della carenza di unità di globuli rossi che frequentemente si registra in questo periodo in molte Regioni italiane, invitano i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento, in modo da prevenire sia eccedenze sia carenze di emocomponenti.

La “chiamata del donatore” è un utile e importante strumento di programmazione e fidelizzazione che permette di regolare l’afflusso dei donatori per giornata, per settimana e per mese consentendo di soddisfare i fabbisogni ordinari di emocomponenti, anche mediante il loro razionale e appropriato utilizzo, e di costituire e mantenere le scorte strategiche destinate alla gestione dei fabbisogni trasfusionali straordinari in caso di emergenze”.

13 Luglio 2016

© Riproduzione riservata

Corte Costituzionale ribadisce il ‘sì’ all’uso dei medici in quiescenza nell’assistenza primaria
Corte Costituzionale ribadisce il ‘sì’ all’uso dei medici in quiescenza nell’assistenza primaria

La Corte costituzionale con la sentenza numero177, depositata oggi, ha respinto la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma l, della legge della Regione Sardegna numero 2 del 2025. Tale...

L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie
L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie

Dopo la lezione bruciante della pandemia di COVID-19, l'Unione Europea si dota di una cassetta degli attrezzi condivisa per affrontare le prossime crisi sanitarie. Il Piano, presentato oggi, non è...

Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”
Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”

Il “social freezing”, la crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche, è un fenomeno in netta crescita in Italia, seppur in un vuoto normativo che il Governo si impegna a...

Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”
Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”

Un fondo da 100 milioni di euro annui a partire dal 2026 per l’assistenza ai malati di Alzheimer e altre demenze senili, e assunzioni in deroga ai vincoli di spesa...