Al Congresso dei Farmacisti ospedalieri torna Sifo Agorà, la piazza del confronto per una nuova continuità assistenziale

Al Congresso dei Farmacisti ospedalieri torna Sifo Agorà, la piazza del confronto per una nuova continuità assistenziale

Al Congresso dei Farmacisti ospedalieri torna Sifo Agorà, la piazza del confronto per una nuova continuità assistenziale
Un format inedito del 46° Congresso Sifo, in 6 sessioni affronta, in chiave esperienziale e dinamica, le sfide della continuità assistenziale. Moderazione snella, app My Sifo per il coinvolgimento diretto e focus su presa in carico lungo il continuum assistenziale, dalla malattia cardio-renale-metabolica alla telefarmacia. Futura Bernardi: “Uno spazio per tradurre le idee in proposte operative, nel segno di inclusività e concretezza.”

Contenuti sfidanti, una parola d’ordine “protagonisti del cambiamento” che parte dal titolo dell’evento e percorre molte delle sessioni centrali dell’appuntamento.

Ma al 46° Congresso Sifo che si apre oggi a Genove fino al 9 novembre si registrano anche sessioni con format insoliti, molto più “frontali e dialogici” che nei soliti eventi congressuali. Nel programma i sei appuntamenti con Sifo Agorà rappresentano proprio questo ambito innovativo di approfondimento.

“Sifo Agorà è un format inedito di confronto diretto sviluppato dalla nostra Società scientifica all’interno del Congresso di Genova – spiega Francesca Futura Bernardi (tutor di tutte le sessioni Agorà e Segretario Regionale Sifo Campania) – ha caratteristiche di immediatezza ben chiare: moderazione snella, con discussant selezionati e platea coinvolta tramite l’app My Sifo 2025. Niente slide preconfezionate: si lavora su problemi reali e soluzioni praticabili, con una sintesi finale che andrà ad alimentare documenti operativi che verranno realizzati e proposti da Sifo. Non a caso la definizione del format ‘Agorà’ richiama la piazza greca: spazio pubblico di parola e decisione condivisa. Oggi, in sanità, per noi questo significa responsabilità nel dialogo e risultati misurabili per i pazienti e per il Ssn”.

Le sessioni Agorà sono sei (quattro appuntamenti previsti per il pomeriggio del 6 novembre e due appuntamenti fissati nel pomeriggio del giorno successivo), durano 60 minuti e – fedeli all’intuizione originale – offrono un approccio dinamico a contenuti che si riferiscono in modo specifico alla necessità di fornire elementi di continuità assistenziale.

“La cornice tematica selezionata da Sifo – puntualizza Bernardi – è la presa in carico lungo il continuum assistenziale. Ne derivano i focus specifici su malattia cardio-renale-metabolica, infettivologia, malattie infiammatorie croniche intestinali, dermatologia, domiciliarizzazione e nuovi setting territoriali, PNRR e telefarmacia. I tavoli che abbiamo definito riuniscono competenze diverse — direzioni generali, farmacia clinica e territoriale, economia sanitaria, accademia — per letture complementari e ricadute concrete. Ed abbiamo un output dichiarato ed atteso: un documento sintetico e utilizzabile con punti di forza, criticità e proposte”.

L’elenco di esperti coinvolti in questo formato e va da Carlo Cifani (Uni.Camerino) a Mattia Altini (DG Ausl Modena e SIMM), da Fausto Bartolini (Sifo) a Davide Fornaciari (DG Ausl Reggio Emilia), da Achille Iachino (Ministero della Salute) a Titti Ladalardo (Regione Puglia), il tutto con il coordinamento di esperti Sifo, tra cui Simona Serao Creazzola (past President della Società), Simona Peri e Andrea Ciaccia.

Dinamicità, tematiche concrete, affronto diretto delle esperienze e delle criticità: ma l’Agorà non è solamente un format per giovani farmacisti o specializzandi, ma per tutti: “Ai giovani l’Agorà offre uno spazio sicuro di confronto e crescita; ai colleghi più esperti consente invece di mettere a valore esperienza e metodo. L’ibridazione dei profili rende il dibattito utile e trasferibile, trasformando le idee in indicazioni operative condivise. Ed aggiungiamo inoltre – conclude Bernardi – che due sono le parole chiave del Sifo Agorà: inclusività e concretezza. Partecipare a questo formato significa contribuire a identificare modelli di assistenza più integrati, prossimi al paziente e sostenibili per il servizio pubblico”. Anche così la Società scientifica prosegue sulla strada di un percorso formativo aggiornato non solo nei contenuti, ma anche nello stile, offrendo ai propri iscritti modalità inedite di dialogo, training e confronto professionale.

06 Novembre 2025

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