“Il titolo scelto per questo Congresso ci sprona ad abbracciare le trasformazioni in atto come occasioni per ripensare le nostre pratiche e il nostro ruolo, con l’obiettivo di costruire una professione più moderna, consapevole e sostenibile. Il tema guida del Corso della Fondazione Area Radiologica, “Il professionista dell’Area Radiologica: dall’analisi del presente alla visione del futuro”, è invece un invito a riflettere su ciò che siamo oggi, ma soprattutto su ciò che vogliamo diventare, come categoria professionale e come attori centrali all’interno del sistema salute. Desidero rivolgere un pensiero particolarmente sentito ai giovani colleghi, che rappresentano il futuro della nostra professione. A loro va il nostro impegno concreto per garantire un percorso formativo e professionale più equo, inclusivo e valorizzante. Il Congresso vuole essere per loro anche un luogo privilegiato di ascolto, confronto e ispirazione: uno spazio in cui possano esprimere idee, porre domande, raccogliere esperienze e costruire relazioni. In un contesto sempre più complesso e in continua evoluzione, è nostro dovere offrire loro strumenti, fiducia e opportunità, affinché possano diventare protagonisti competenti e consapevoli del cambiamento, portatori di innovazione e di visioni coraggiose”, ha detto Giovanni Mandoliti, Presidente del Congresso.
“Il Servizio Sanitario Nazionale è una conquista sociale irrinunciabile, un pilastro della nostra democrazia, uno strumento di coesione sociale e un motore per lo sviluppo economico del Paese. La perdita del SSN non compromette solo la salute delle persone, ma mortifica la loro dignità e riduce le loro capacità di realizzare ambizioni e obiettivi. Portando ad un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti. A fronte delle diminuzioni della tutela pubblica quattro milioni e mezzo di persone rinunciano alle cure. Abbiamo constatato quasi il 20% di riduzione dei finanziamenti per la prevenzione. Ci sono sprechi? Assolutamente sì, difficili da stimare, ma nessuna regione è immune dagli sprechi. Se non ci sono riforme coraggiose, gli sprechi non si saneranno. Il problema è che l’italia è spaccata in due dal Lazio in giù, c’è una frattura strutturale del paese. Se osserviamo la capacità di ciascun servizio regionale in relazione alla aspettativa di vita alla nascita nel 2023 le regioni del sud stanno sotto di almeno 3 anni. Le riforme senza soldi sono scatole vuote. Laureare più medici non guarirà il sistema, occorre un nuovo patto politico e sociale, che coinvolga anche i cittadini, che devono essere educati all’uso consapevole dei servizi sanitari”, ha detto Nino Cartabellotta, Presidente Gimbe.
“Nel nuovo mondo che affiancherà quello conosciuto fino a prenderne almeno parzialmente il controllo in una gestione ibrida dai risvolti imprevedibili, si deve prendere atto di una semplificazione che livella il procedimento cognitivo al piano orizzontale delle interazioni meccaniche: se succede allora esiste per la sola ragione che succede, le conseguenze ugualmente concrete così come le sembianze, le modalità, le attitudini e le tensioni, tanto da giustificare di fatto l’equiparazione dell’ evento alla sua sostanza. Il processo di adattamento a questo nuovo paradigma sarà tale e talmente pervasivo da indurre a sospettare che se succede, non solo esiste. Se succede, allora è. La IA , per quanto affascinante nella sua capacità di imitazione funziona in modo meccanico, statistico e acefalo. Per alcuni è una enorme migliorìa rispetto al corrispettivo umano. Il giudizio IA non è obnubilato da interferenze biologiche e quindi sembra candidarsi alla utopia di una obiettività assoluta. Si tratta niente altro che di un mito grossolano e ingenuamente colpevole”.
La Presidente della Società Scientifica SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica) Nicoletta Gandolfo, ha riaffermato nel suo messaggio di buon lavoro la necessità di una collaborazione sempre più stretta tra società scientifica e sindacato, “Ritengo che una società scientifica come la SIRM non possa non collaborare continuamente e strettamente con il Sindacato Nazionale Radiologi, per sostenere i diritti e doveri di tutti i Medici Radiologi. La tutela della professione e l’interesse comune verso tematiche sempre più attuali quali un utilizzo vantaggioso e costruttivo della teleradiologia, i carichi di lavoro, l’intelligenza artificiale, le responsabilità, i doveri e i diritti nell’esercizio della disciplina medica radiologica, differentemente, ma sinergicamente con le professioni sanitarie, non possono non vederci uniti e cooperativi, nel rispetto dei propri ruoli e compiti”.
Le hanno fatto eco il Presidente della società scientifica AIRO (Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia Clinica) Marco Kremli e il vice Presidente AIMN (Associazione Italiana Medicina Nucleare) Massimo Ippolito. Compatta la presenza di esponenti sindacali della Federazione FASSID. La Coordinatrice Roberta Di Turi (SINAFO) “Siamo tutti consapevoli come la Mission del nostro impegno sindacale, che accomuna tutte le organizzazioni, trova la sua ragion d’essere proprio nell’etimo della parola stessa (sindacato). Infatti, Sin (insieme) DiKè (giustizia) indica chiaramente la stella polare alla quale ci dovremo sempre rapportare per intraprendere il nostro percorso, per affrontare il quotidiano esercizio della nostra Funzione”.
Davide Piredda (SIMET) ha evidenziato: “Noi lavoriamo fianco a fianco specie nei contesti di area critica, in cui abbiamo combattuto durante la pandemia ed in cui combattiamo ancora oggi non più contro una pandemia biologica ma contro la pandemia dell’abbandono del sistema sanitario nazionale a cui in questa sede credo proverete a dare proposte di soluzione”. Annarita Martini (AIPAC) “Appare ormai esplicita la volontà di trasferire, a strutture nate per altre funzioni, i compiti che sono di precipua pertinenza di strutture ospedaliere e territoriali, regolarmente autorizzate, sia pubbliche che convenzionate/ private, che sono per legge dotate di ”specifiche strumentazioni e con metodiche che assicurano la qualità del parametro analizzato”. Ivan Iacob (AUPI) “Come obiettivo all’interno del prossimo CCNL chiediamo che vada rimesso al centro il benessere di chi cura. Turni massacranti, carenza personale, la salute sia anche per chi cura, non solo per chi è curato. Chiediamo attenzione ai medici e ai dirigenti del sistema sanitario”.
Tiziana Cignarelli, Segretario Generale della Confederazione Codirp “La realtà, dalla pandemia (lavoro agile) in poi (oggi IA) ha dimostrato una velocità di cambiamento che sta anticipando interventi politici e sindacali. I lavoratori, le persone , spesso hanno dovuto affrontare con proprie iniziative le nuove realtà a volte gestendole (lavoro agile), a volte rischiando di esserne gestiti (IA). Ci siamo interrogati sul ruolo di un sindacato moderno della classe dirigente del sistema pubblico che riesca a navigare il cambiamento. Siamo partiti dall’ascolto e coinvolgimento diretto dei lavoratori con l’indagine su IA lanciata con SWG che ha raccolto opinioni, contributi dei Colleghi, da cui ora trarremo spunti per farne proposte anche ai tavoli di trattativa, visto che il ruolo del sindacato è ritenuto necessario per il 98% degli intervistati. L’obiettivo è ridare valore alla contrattazione collettiva. Tante leggi incidono nel nostro lavoro e non passano dalla contrattazione sindacale”.
“Nel nuovo mondo – ha affermato Raoul Gabriel - che affiancherà quello conosciuto fino a prenderne almeno parzialmente il controllo in una gestione ibrida dai risvolti imprevedibili, si deve prendere atto di una semplificazione che livella il procedimento cognitivo al piano orizzontale delle interazioni meccaniche: se succede allora esiste per la sola ragione che succede, le conseguenze ugualmente concrete così come le sembianze, le modalità, le attitudini e le tensioni, tanto da giustificare di fatto l’equiparazione dell’ evento alla sua sostanza.
Il processo di adattamento a questo nuovo paradigma sarà tale e talmente pervasivo da indurre a sospettare che se succede, non solo esiste. Se succede, allora è. La IA , per quanto affascinante nella sua capacità di imitazione funziona in modo meccanico, statistico e acefalo. Per alcuni è una enorme migliorìa rispetto al corrispettivo umano. Il giudizio IA non è obnubilato da interferenze biologiche e quindi sembra candidarsi alla utopia di una obiettività assoluta. Si tratta niente altro che di un mito grossolano e ingenuamente colpevole”.