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Dm tariffe. Uap: “Con nuove tariffe problemi per Regioni in piano rientro e liste d’attesa. Ministero convochi tavolo di confronto”


"Questa mancanza di disponibilità a risolvere il problema ha costretto le strutture sanitarie rappresentate da Uap ad intraprendere queste azioni giudiziarie per la tutela della salute dei cittadini italiani. Si sperava nella comprensione della situazione da parte degli Organi Giudiziari, per evitare che la situazione per l’abbattimento delle liste di attesa precipitasse in maniera drastica".

03 FEB - L’Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata (Uap) ha reiterato la richiesta di essere convocata ad un tavolo di confronto con il Ministero della Salute, già presentata il 15 gennaio scorso, finalizzato ad apportare dei correttivi alle tariffe definite nel nuovo nomenclatore tariffario, "la cui applicazione recherebbe problemi alle regioni in piano di rientro ed un aggravamento alle liste di attesa".

L’Uap chiarisce che le azioni giudiziarie intraprese "sono state rese necessarie da una mancanza di disponibilità del Ministero della Salute ad organizzare Tavoli di confronto con le maggiori associazioni di categoria degli ambulatori, poliambulatori e ospedalità privata, che invece già dal 12 luglio avevano presentato le proprie proposte di modifica alle tariffe, al fine di evitare che le strutture private accreditate e gli ospedali pubblici si trovassero nell’impossibilità di erogare prestazioni sotto costo, con un inevitabile danno sui pazienti che non potrebbero usufruire dei servizi di tali strutture".

"Basisce che non si tenga conto del fatto che le valutazioni effettuate sulle tariffe non tengono conto delle spese di gestione delle strutture e degli adeguamenti necessari trattandosi di tariffe ferme da oltre 20 anni - si spiega in una nota -. Ciò costringerà molti medici a rifiutare di eseguire prestazioni sotto costo, come ad esempio la visita cardiologica con elettrocardiogramma che secondo le nuove tariffe sarà rimborsato solo € 17,50, con conseguente aggravamento delle liste di attesa, già attualmente completamente in tilt".

"Questa mancanza di disponibilità a risolvere il problema ha costretto le strutture sanitarie rappresentate da Uap ad intraprendere queste azioni giudiziarie per la tutela della salute dei cittadini italiani. Si sperava nella comprensione della situazione da parte degli Organi Giudiziari, per evitare che la situazione per l’abbattimento delle liste di attesa precipitasse in maniera drastica", conclude la nota.

03 febbraio 2025
© Riproduzione riservata

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