Coronavirus. Oss di tutta l’Italia per tre minuti a braccia incrociate per ricordare chi non c’è più

Coronavirus. Oss di tutta l’Italia per tre minuti a braccia incrociate per ricordare chi non c’è più

Coronavirus. Oss di tutta l’Italia per tre minuti a braccia incrociate per ricordare chi non c’è più
Domani 9 aprile sarà la prima giornata nazionale dove gli Oss, Osa, Asa, Infermieri generici, puericultrici si fermeranno alle ore 11, per rivolgere un pensiero a tutti quelli che non ce l’hanno fatta. “Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto dal principio di questa emergenza” ma  le Istituzioni si impegnino per garantire le migliori condizioni operative

Gli operatori socio sanitari e sanitari di tutta l’Italia domani si fermeranno per tre minuti a braccia conserte in memoria di tutti quelli che “hanno lasciato un silenzio nelle nostre vite”. E invitano i cittadini italiani ad appendere un drappo colorato alle proprie finestre in segno di solidarietà

“Un messaggio diretto a tutti i politici – ha dichiarato Angelo Minghetti presidente Federazione Migep e Shc Oss – con l’intento di far sentire la nostra voce, e dare un peso alle nostre istanze a tutela di quel diritto alla salute che purtroppo, troppo spesso, nel corso di questa emergenza, ha sfiorato i connotati della pura retorica. Un diritto alla salute a cui non si può rinunciare, ma che, nonostante ciò, è stato in qualche modo messo in secondo piano, sia per noi che per i nostri cari. Dalla carenza di Dpi, dalla trascuratezza dei tamponi da quell’informazione che, con il passare del tempo, prendeva sempre più le sembianze di un bollettino di guerra. Noi operatori sanitari e socio sanitari abbiamo continuato a prestare tutto il nostro apporto nel tentativo di mettere fine a questa emergenza. Ora con questo piccolo gesto vogliamo ricordare che la battaglia non è ancora finita e che continueremo a garantire quel servizio che, anche se talvolta in condizioni precarie, non è mai venuto meno”.
 
“Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto dal principio di questa emergenza” proseguono gli operatori sanitari e chiedono ad alta voce che le Istituzioni si impegnino per garantire le migliori condizioni operative:
1. Dispositivi di Protezione Individuale idonei e sufficienti;
2. screening di tutto il personale sanitario e socio-sanitario: vogliamo sapere se siamo positivi, perché non possiamo essere un rischio per i nostri cari;
3. indennità straordinaria per tutto il personale sanitario e socio-sanitario: estensione dell’indennità di malattie infettive a tutti;
4. aumento degli organici e superamento della logica del minutaggio;
5. riconoscimento della dell’indennità di malattie infettive
6. commissione parlamentare di inchiesta: per far giustizia a quelli di noi che hanno perso la vita senza avere colpe.

08 Aprile 2020

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