Per la prima volta un concorso dedicato per i “Tecnici della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro” in Polizia

Per la prima volta un concorso dedicato per i “Tecnici della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro” in Polizia

Per la prima volta un concorso dedicato per i “Tecnici della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro” in Polizia
Si tratta di una svolta storica nell’ambito di una delle più prestigiose Forze di Polizia del nostro Paese in cui si punta, insieme ad infermieri professionali, audiometristi, tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia su una figura nata e destinata a dei contesti ben delineati della pubblica amministrazione come Aziende Sanitarie Locali ed Aziende Regionali di Protezione Ambientale, senza però alcun divieto di impego in altri ambiti lavorativi pubblici o privati

Migliora la prevenzione sul lavoro e nelle attività istituzionali della Polizia di Stato. Con la recente pubblicazione dell’ultimo concorso per vice ispettori del ruolo tecnico da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, tra cui figurano 4 unità con il requisito di Tecnico della Prevenzione negli Ambienti e Luoghi di Lavoro (TPALL), il programma avviato dal direttore della Direzione Centrale Sanità del medesimo Dipartimento Fabrizio Ciprani si rafforza sempre di più sul versante tutela della salute e sicurezza sul lavoro degli operatori della Polizia di Stato.
 
Si tratta di una svolta storica nell’ambito delle Forze di Polizia del nostro Paese in cui si punta, insieme ad infermieri professionali, audiometristi, tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia su una figura nata e destinata a dei contesti ben delineati della pubblica amministrazione come Aziende Sanitarie Locali ed Aziende Regionali di Protezione Ambientale, senza però alcun divieto di impego in altri ambiti lavorativi pubblici o privati
 
Il suo lavoro? Verificare e controllare in materia di sicurezza ambientale, di igiene degli alimenti e delle bevande, di sanità pubblica e veterinaria.
Il TPALL può esercitare le sue conoscenze sia nel settore pubblico che privato fornendo consulenza e organizzando la gestione della prevenzione nelle aziende che la richiedono.
 
Il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro ha svolto un ruolo fondamentale anche nel contrastare l’emergenza Coronavirus, compiendo ispezioni e vigilanza nonché inchieste epidemiologiche e di sorveglianza sanitaria, sia nel Servizio sanitario nazionale che nel settore privato.
Non solo. Ottenendo l’attestato di frequenza del Modulo C, previsto nei corsi di formazione previsti per gli “attori” destinati a gestire la salute e sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/08, il TPALL può ricoprire anche il ruolo di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione all’interno delle aziende (RSPP).
 
“Ecco perché, ha precisato il direttore Ciprani, abbiamo deciso di utilizzare anche nella nostra organizzazione, tale professionalità. Si tratta, infatti, di tecnici preparati in materia di salute e sicurezza che coadiuva anche l’amministrazione giudiziaria sia nelle indagini a tutela del patrimonio ambientale che in materia di sicurezza e condizioni igienico-sanitarie degli ambienti lavorativi. Le sue competenze variano dall’applicazione delle procedure sui prelievi ambientali e alimentari alle conoscenze di base del Diritto Pubblico, Diritto Penale e Diritto del Lavoro.”
 
Domenico Della Porta
Presidente Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali Università degli Studi di Salerno

Domenico Della Porta

25 Febbraio 2022

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