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27 APRILE 2025
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Modello assistenziale a conduzione ostetrica. Presentato il position statement alla Regione Lazio

Redatto dall’Ordine della Professione Ostetrica di Roma, patrocinato dalla Fnopo e dagli OO.PP.OO. di Viterbo, Rieti, Latina e dalle Società Scientifiche Sirio, Sirong e Sisogn sulla base di un’analisi delle criticità presenti nei setting assistenziali e sui bisogni di salute dei cittadini attuali ed emergenti

21 MAR -

“Implementare il Modello Assistenziale a Conduzione Ostetrica (MACO) nei setting ostetrici-ginecologici-neonatali, che prevede l’esclusiva presenza di personale ostetrico, coadiuvato da personale di supporto”. È l’obiettivo del position statement redatto dall’Ordine della Professione Ostetrica di Roma, patrocinato dalla Fnopo e dagli OO.PP.OO. di Viterbo, Rieti, Latina e dalle Società Scientifiche Sirio, Sirong e Sisogn, presentato oggi, presso la Sala Tevere della Regione Lazio. È stato proprio il Presidente della stessa Regione, Francesco Rocca a sottolineare quanto la Regione stia concretamente investendo sulla Professione Ostetrica: “Il Sistema Sanitario Regionale potrà contare sull’assunzione di 158 ostetriche. 135 posizioni sono state aperte già nel 2024, solo 12 dei contratti totali erano destinati a professionisti da stabilizzare, in tutte gli altri casi si è trattato di nuove assunzioni”. Chiarita la posizione del governo regionale anche sui Consultori: “Non c’è alcuna intenzione di chiuderli o di tagliare risorse”, assicura Rocca. Dal Governatore del Lazio anche un plauso al position statement per l’implementazione del Modello Assistenziale a Conduzione Ostetrica, “un documento importante per migliorare le prestazioni offerte”, aggiunge.

“Appropriatezza, sicurezza, prossimità delle cure, termini chiave del Documento, sono gli stessi concetti che guidano il nostro agire quotidiano - commenta Silvia Vaccari, presidente della FNOPO, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica che ha inaugurato i lavori di presentazione del Documento, su invito della Presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Roma, Iolanda Rinaldi, e dal Consiglio direttivo -. È dovere dell’Ostetrica/o mettere in sicurezza tutte le donne, i bambini e le famiglie di cui si prende cura. Indiscussa anche l’attendibilità del Position Statement, interamente basato su evidenze scientifiche”, evidenzia la Presidente della Fnopo.

Il position statement è stato redatto sulla base di un’analisi delle criticità presenti nei setting assistenziali e sui bisogni di salute dei cittadini attuali ed emergenti. È necessario che i nuovi modelli di assistenza e cura siano stilati in virtù di una visione che consideri in maniera congiunta sia l’aspetto sanitario che quello sociale. Nella società contemporanea aumentano le condizioni di fragilità, vulnerabilità e le patologie croniche. “Tale evoluzione ha generato un aumento della complessità assistenziale in ambito ostetrico ginecologico-neonatale, in termini di appropriatezza, sicurezza e continuità delle cure, con una visione non più ‘ospedalocentrica’ ma orientata all’assistenza di prossimità”, spiega Iolanda Rinaldi Presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Roma.

Una prossimità che può essere raggiunta innanzitutto implementando la presenza delle Ostetriche sul territorio: “Aumentare il numero delle Ostriche/i in tutti gli ambiti permette di raggiungere un duplice obiettivo: valorizzare la professione - offrendo alle Ostetriche la meritata possibilità di accedere agli incarichi dirigenziali al pari di altre professioni Sanitarie - e garantire una maggiore sicurezza alle Persone di cui ci prendiamo cura. L’Ostetrica/o, infatti, ha una preparazione tale che le permette di occuparsi della salute della donna a 360 gradi e durante tutto l’arco della sua vita”, sottolinea Patrizia Proietti, Ostetrica dell’Ordine di Roma. Non si occupa solo del parto, ma è accanto alla donna in tutte le fasi della sua vita, a cominciare dall’infanzia con corsi, nelle scuole di ogni ordine e grado, di educazione all’affettività, fino al supporto delle donne nel periodo della post-menopausa.

“Questo modello a conduzione ostetrica - aggiunge l’Avv. Marco Croce, consulente legale OPORP, che ha contribuito personalmente alla redazione del position statement - è un esempio di percorso professionale utile in tutti gli scenari in cui l’Ostetrica offre le sue prestazioni e in tutti i contesti in cui tale Professione sia infungibile, ovvero unica e irripetibile”.

Che l’Ostetrica possa diventare un punto di riferimento essenziale di molti dei servizi sanitari che è necessario potenziare per rispondere ai bisogni di salute emergenti della popolazione è la convinzione anche dell’On. Luciano Ciocchetti, Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Salute: “Sono necessari interventi organizzativi che possano migliorare la qualità del lavoro. A tale scopo, nel mese di aprile presenteremo un documento, che dopo essere stato posto all’attenzione del Ministero della Salute, diventerà il presupposto per la redazione di una proposta di legge che modifichi la vigente legge Lorenzin. Il nostro intento è offrire un maggiore riconoscimento al ruolo straordinario che i professionisti sanitari hanno all’interno del SSN, in virtù della necessaria riorganizzazione basata su indirizzi nazionali chiari e precisi, che non lascino adito a singole interpretazioni delle autorità locali, evitando disparità e diversità territoriali”.

La Professione Ostrica ha ricevuto il plauso anche dell’Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli: “Ci vuole delicatezza, capacità di saper accogliere l’altro e di trasmetter sicurezza e fiducia. Oltre alle competenze, per svolgere la Professione di Ostetrica ci vuole la grande passione che contraddistingue ognuna di voi – dice l’Assessore Maselli -. Il Documento oggi presentato aumenterà senza dubbio l’efficacia e l’efficienza nel vostro agire quotidiano. Tutti sappiamo quanta strada c’è ancora da fare per migliorare il SSN, ma anche per promuovere l’integrazione socio-sanitaria. E iniziative come queste rappresentano un passo importante in questa direzione”.

L’impegno politico richiesto ai governi locali e nazionali - da parte dell’Ordine di Roma che ha redatto il documento e dalla Fnopo, gli Ordini territoriali e le Società scientifiche che lo hanno patrocinato - è di riconoscere tale Modello, incrementando nella programmazione dei fabbisogni regionali la domanda/assunzione di personale ostetrico in tutti i setting citati. Il tutto al fine di contribuire alla promozione di un significativo cambiamento nell’organizzazione dei servizi ostetrico-ginecologico-neonatale.

La Fnopo ricorda che anche l’International Confederation of Midwives (ICM) afferma che il Modello Assistenziale a Conduzione Ostetrica sia il più appropriato per:

- La presa in carico della donna

- La sicurezza e l’appropriatezza delle cure
-Il miglioramento della qualità dell’assistenza
-Un uso più efficiente delle risorse
-Migliori outcome di salute
-Maggiore soddisfazione della persona assistita.

Pertanto, l’ICM raccomanda a tutti i Paesi in cui le donne non hanno accesso al MACO, l’adozione e lo sviluppo di tale modello organizzativo.

A supporto di quanto già affermato dall’ICM, una vasta letteratura internazionale conferma che il MACO:

- contiene gli effetti della crescente medicalizzazione che si registra durante l’evento nascita, assicurando un minor ricorso al taglio cesareo e al parto operativo, all’episiotomia, alla partoanalgesia

-si associa ad un maggior livello di soddisfazione della persona assistita, migliorando il benessere fisico e psicologico della donna, con migliori esiti di salute neonatale a breve e lungo termine

-è costo-efficace durante l’intero percorso nascita BRO.



21 marzo 2025
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