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Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e gli Istituti di Ricerca: una risorsa fondamentale per la salute pubblica  

di Luca Nocilla

10 APR - Gentile Direttore,
gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) e gli altri Istituti di Ricerca scientifica in ambito sanitario sono una componente cruciale del sistema sanitario pubblico italiano. Questi enti svolgono un ruolo centrale nella tutela della salute pubblica, nella sicurezza alimentare e nella protezione della salute animale. Pur rivestendo un'importanza fondamentale, oggi si trovano ad affrontare sfide sempre più difficili che minacciano la loro capacità di operare con efficacia e continuità.

Le difficoltà del settore: un sistema sotto pressione
Nel corso degli ultimi anni, gli IZS e gli Istituti di Ricerca hanno visto un aumento delle proprie responsabilità a causa dell’emergere di nuove malattie, della necessità di intensificare i controlli sanitari e della gestione delle emergenze sanitarie globali. A ciò si aggiunge un sistema già fragilizzato da una carenza cronica di personale e da risorse finanziarie insufficienti. Il personale, composto da ricercatori, veterinari, medici e professionisti sanitari è sotto pressione: i carichi di lavoro eccessivi, la scarsità di supporto e le condizioni non sempre ottimali compromettono la qualità dei servizi e, di conseguenza, la sicurezza di cittadini e animali.

L'autonomia degli IZS e degli Istituti di Ricerca: una questione di coordinamento e integrazione
Il tema dell’autonomia degli IZS e degli Istituti di Ricerca è sempre stato al centro di un ampio dibattito. Da un lato, l'autonomia permette una gestione più flessibile e una risposta tempestiva alle esigenze locali; dall'altro, è importante ricordare che gli IZS operano in un contesto di rete, collaborando a livello nazionale. Ad esempio, interagiscono tra loro tramite i Centri di Referenza e i circuiti di ricerca, e con enti come l'ISS, per assicurare una gestione integrata e coerente delle risorse e delle competenze. La vera sfida, quindi, non consiste tanto nell'autonomia stessa, quanto nella capacità di mantenere e rafforzare il coordinamento a livello nazionale, evitando la frammentazione che potrebbe compromettere l’efficacia complessiva del sistema.

Il personale misto: risorse sottovalutate e pochi sbocchi
Un altro nodo cruciale riguarda il personale che opera negli IZS e negli Istituti di Ricerca. Veterinari, medici, ricercatori e altri professionisti sanitari spesso lavorano in un sistema che non valorizza adeguatamente la loro formazione e non offre opportunità di crescita professionale. Nonostante siano richieste competenze elevate e un impegno notevole, le condizioni di lavoro non permettono loro di svilupparsi come meriterebbero. La scarsità di sbocchi di carriera, unita a un utilizzo intensivo delle risorse umane — con turni molto impegnativi e carichi di lavoro difficilmente sostenibili — stanno erodendo la motivazione del personale e minando l’efficacia di un sistema che dovrebbe essere al servizio della salute pubblica.

Le azioni del governo: necessità di riforme concrete e serie
Le recenti iniziative del governo in merito al rafforzamento del sistema sanitario, sebbene non abbiano ricevuto un consenso unanime, possono offrire delle opportunità, a patto che vengano attuate in modo serio e concreto. Tuttavia, le attuali misure, come il piano di assunzioni, potrebbero risultare insufficienti se non accompagnate da interventi mirati. L'assunzione di nuovi professionisti sanitari è certamente un passo positivo, ma da sola non basta. Occorre garantire che questi nuovi assunti siano distribuiti in modo strategico, non solo per far fronte alla carenza di personale, ma anche per rafforzare l'intero sistema. Inoltre, le politiche salariali e gli incentivi devono essere affiancati da misure che favoriscano la formazione continua e la specializzazione, in particolare per quelle aree, come la medicina veterinaria e la salute pubblica, che risultano particolarmente sotto pressione.

Facciamo in modo che la produttività appartenga a chi produce
È essenziale che le politiche di riforma non solo si concentrino sul potenziamento delle strutture e dei numeri, ma anche sul riconoscimento del valore di chi lavora quotidianamente negli IZS e nelle Istituzioni di Ricerca. Questo vale non solo per i ricercatori e i professionisti sanitari, ma per tutte le figure coinvolte, il cui impegno quotidiano è fondamentale per il nostro benessere collettivo. Facciamo in modo che la produttività appartenga a chi davvero produce risultati concreti, anche quando si producono tabelle e report che salvano delle vite. Solo così potremo garantire che l’impegno di tutti coloro che operano nel settore venga riconosciuto e ricompensato adeguatamente.

Investire nella Salute Pubblica: Un Futuro Sicuro e Sostenibile
L’efficacia degli IZS e degli Istituti di Ricerca in ambito sanitario è fondamentale per la sicurezza sanitaria del paese. Per affrontare le sfide future, è necessario un impegno serio e a lungo termine che includa politiche di valorizzazione del personale, investimenti in formazione, e una visione chiara di sviluppo del settore. Le azioni intraprese finora dal governo sono un inizio, ma vanno integrate con misure che rispondano concretamente alle esigenze di un sistema sanitario che non può fare a meno degli IZS. Solo così sarà possibile garantire una sanità di qualità, pronta ad affrontare le emergenze sanitarie con competenza e preparazione.

Dott. Luca Nocilla
TSLB, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico IZS TORINO

10 aprile 2025
© Riproduzione riservata

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