Gentile Direttore,
le chiedo spazio per portare ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica, la situazione che oramai da alcuni anni stanno vivendo i massofisioterapisti iscritti negli Elenchi speciali afferenti all’Ordine professionale FNO TRSM e PSTRP e rivolgere un appello al neo presidente nazionale Dott. Diego Catania affinché possa intraprendere un’azione decisa per risolvere la situazione.
Il quadro vede coinvolte oltre 5000 persone dietro le quali vi sono famiglie, investimenti economici, sacrifici; persone che a causa di un vuoto normativo ?...inadempienza ministeriale ?...vivono la propria attività professionale con i timori di una contestazione fiscale, l’avvilente mancanza di un riconoscimento professionale o peggio ancora gli atteggiamenti dispregiativi da parte di colleghi che considerano il massofisioterapista una figura di serie B.
La sintesi normativa è semplice e lineare nei suoi contenuti; la legge 145/2018 ha istituito gli Elenchi speciali ad esaurimento per le professioni sanitarie; la stessa legge ha sancito che tali Elenchi afferissero all’Ordine professionale FNO TSRM e PSTRP. Il D.M. 09 agosto 2019 ha delineato quali professioni fossero coinvolte e le procedure per iscriversi nei suddetti elenchi.
È evidente che identificare una serie di professioni sanitarie come figure ad esaurimento (perché non hanno i requisiti per completare il percorso di equiparazione del titolo alla professione sanitaria di riferimento - D.M. 29 marzo 2001 - perché la figura non è stata riordinata ed è rimasta nel vecchio ordinamento) comporti una collocazione di queste professioni in un settore specifico, appropriato alle caratteristiche normative che le contraddistinguono.
Riteniamo che questo spazio (come già abbiamo scritto in passato) debba essere identificato come Elenco Nazionale delle Professioni Sanitarie ad Esaurimento. Lasciamo alla politica in quanto unico soggetto in grado di porre fine alla questione, decidere se la creazione di questo elenco debba concretizzarsi con un atto normativo calato dal parlamento a completamento del percorso individuato con la legge 145/2018 o più semplicemente (come già avvenuto in passato) possa essere frutto di un atto ministeriale. Come associazione di categoria ci limitiamo a sottolinearne la necessità e l’urgenza per tutti quei professionisti che da troppo tempo stanno aspettando.
Perché è fondamentale questo passaggio ?
I motivi sono diversi; senza una chiara collocazione professionale nel contesto delle figure che popolano il mondo della sanità, tutto il resto rischia di diventare secondario. Cosa possono fare questi professionisti? Quali responsabilità hanno nell’ambito lavorativo? Quale regime fiscale possono applicare se svolgono un’attività in proprio o di collaborazione ? Quali obblighi formativi sono tenuti ad assolvere?
Domande che possono sembrare banali se contestualizzate al titolo professionale acquisito, domande che in parte hanno già avuto una risposta (MEF e AdE); domande le cui risposte devono essere unite come anelli di un’unica catena che necessita d’essere chiusa per dare sicurezza,
Paradossalmente chi spesso viene chiamata in causa per alcuni degli aspetti che precedentemente abbiamo definito a rischio di secondarietà è la giustizia amministrativa (TAR, CdS) che sprovvista di un chiaro quadro normativo di riferimento si vede costretta a “spaziare “ nei sui molteplici pronunciamenti, tra il “riconducibile a …” e il si suppone che …” per arrivare ad una onesta conclusione/ammissione di vuoto normativo o “di complesso quadro giurisprudenziale” e il conseguente invito al legislatore di colmare questa carenza.
Purtroppo tutto questo crea tensione, preoccupazione e avvilimento in chi sta attendendo da anni di sapere. Galleggiare in un limbo indefinito in balia delle libere interpretazioni di un funzionario e di un giudice, altro non può fare che creare incertezza e confusione. Il silenzio del Ministero della salute è imbarazzante; le ragioni inspiegabili e incomprensibili se raffrontate con la semplice complessità del problema.
I massofisioterapisti iscritti negli elenchi speciali ad esaurimento non sono una professione sanitaria tra quelle individuate dal D.M. 29 marzo 2001, non sono un operatore di interesse sanitario (L.43/2006) in quanto figura astratta e mai istituita nell’ambito delle professioni sanitarie. Il termine “ad esaurimento” traccia la teorica durata della loro esistenza. In questo contesto crediamo sia lecito pretendere una risposta nel rispetto del quadro normativo che sancisce la loro stessa esistenza.
Resta da capire quanto sia consistente la volontà di risolvere e arrivare ad una soluzione definitiva; quale altro scopo può esistere per non voler chiudere questa problematica (oltre 5000 persone) e lasciar vivere il tutto in un limbo di incertezze. Come sempre la nostra associazione continua il proprio impegno su più fronti (politico, istituzionale) per chiudere questo ultimo cerchio rimasto aperto.
Confidiamo nel rapporto e nel dialogo con le istituzioni mantenendo la porta aperta per ogni costruttiva collaborazione nell’interesse dei massofisioterapisti. Siamo certi che l’attenzione e l’impegno del neo presidente Dott. Catania non mancherà al fine di arrivare al giusto riconoscimento.
Luciano Zeli
Segr. Nazionale FNCM