Sanità 4.0: implementare efficienti sistemi di valutazione delle nuove tecnologie digitali
di Antonio Salvatore
09 GIU -
Gentile Direttore, la spesa sanitaria pubblica è influenzata da tre macro-dinamiche: evoluzione demografica, innovazione tecnologica ed epidemiologia (multi-cronicità). Nell’ambito della componente tecnologica – fortemente impattante sulla spesa sanitaria – la Sanità 4.0 rappresenta uno dei pilastri del nuovo SSN, per la sua sostenibilità (non solo economico-finanziaria).
Giova ricordare che, in Italia, circa il 50% degli ultrasessantacinquenni è affetto da multi-cronicità, che il 23% ha gravi limitazioni motorie e che il 15% ha disturbi sensoriali. Dati che inducono fondatamente a ritenere che la nuova infrastruttura di sanità digitale italiana è senza dubbio una priorità, da realizzare e gestire con grande attenzione e prudenza.
Spazio europeo dei dati sanitari, digitalizzazione, blockchain, robotica, produzione additiva e medicina personalizzata e predittiva hanno un unico comune denominatore: il dato.
Il dato rappresenta, infatti, l’asset principale della nuova infrastruttura digitale della sanità italiana e, pertanto, va attentamente generato, trattato e governato.
Il dato è anche la “materia prima” dell’intelligenza artificiale, la cui efficacia dipende dalla sua genuinità ed affidabilità.
Ebbene, la tecnologia basata sulla gestione del dato, introdotta nei sistemi sanitari per poter migliorare la qualità dell’assistenza e non per risparmiare, quasi sempre aumenta i costi e, inizialmente, rende maggiormente complessi i processi.
Pertanto, non bisogna farsi prendere dalla frenesia di un mercato che, essendo consapevole del rinnovamento digitale dei sistemi sanitari, offre dotazioni più o meno “performanti”.
Occorre, quindi, un’attenta valutazione multidisciplinare delle tecnologie sanitarie digitali, in considerazione delle loro implicazioni assistenziali, economiche, sociali ed etiche.
La valutazione delle nuove tecnologie sanitarie (incluse le piattaforme digitali), quale ponte tra il mondo tecnico-scientifico e quello dei decisori, è nodale per garantire la sostenibilità economica e sociale del nuovo SSN a trazione digitale.
Insomma, la tecnologia va gestita con prudenza, poiché è inserita in un sistema complesso – quale è quello sanitario – che, se non ben governato, ti travolge.
Antonio Salvatore Coordinatore del Dipartimento Salute, Sanità e Assistenza di prossimità – ANCI Campania Vicepresidente della Fondazione Triassi per il management sanitario
09 giugno 2025
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