Gentile Direttore,
in qualità di professionisti iscritti agli Ordini Tsrm e Pstrp di Catania e Foggia, sentiamo la necessità di esprimere pubblicamente una profonda preoccupazione per l’inerzia istituzionale che, da oltre un mese, circonda l’istanza di commissariamento dell’Ordine Tsrm e Pstrp provinciale di Catania, trasmessa dalla Federazione nazionale (FNO Tsrm e Pstrp) al Ministero della Salute.
Secondo quanto emerso, l’istanza sarebbe fondata su gravi criticità gestionali, ampiamente documentate e meritevoli di attenta valutazione da parte delle autorità competenti. Tuttavia, a oggi, nessuna risposta ufficiale è pervenuta da parte del Ministero della Salute, né si ha notizia dell’attivazione di alcuna procedura di verifica o ispezione. Il protrarsi di questa situazione sta generando un clima di incertezza tra gli iscritti, alimentando un senso di sfiducia nel ruolo di garanzia che dovrebbe essere svolto dallo Stato attraverso i suoi organi di vigilanza.
Non è accettabile che, di fronte a una segnalazione formale e dettagliata proveniente dalla stessa Federazione nazionale – ente pubblico sussidiario dello Stato – il Ministero resti silente, ignorando il proprio dovere di tutela dell’interesse pubblico e della legalità amministrativa. Come iscritti, ci sentiamo in dovere di denunciare pubblicamente questo vuoto istituzionale, che rischia non solo di danneggiare l’immagine dell’Ordine di Catania, ma anche di compromettere il corretto funzionamento del sistema ordinistico nazionale.
Il Ministero della Salute è titolare di funzioni di vigilanza che non possono essere esercitate in modo intermittente o discrezionale. In presenza di elementi che facciano sospettare anomalie o disfunzioni gravi, l’azione tempestiva è un dovere, non un’opzione. Chiediamo pertanto che il Ministero assuma con responsabilità il proprio ruolo e dia finalmente seguito all’istanza trasmessa dalla FNO TSRM e PSTRP, nell’interesse della trasparenza, della legalità e della tutela degli iscritti e dei cittadini. In assenza di risposte, sarà inevitabile continuare a sollevare il problema in tutte le sedi pubbliche e istituzionali disponibili, affinché venga garantita la correttezza dell’azione amministrativa e venga ristabilita la fiducia nella funzione ordinistica e nello Stato di diritto.
Vincenzo Torrisi, Antonio Alemanno