Nove defibrillatori a Palazzo Lombardia. Fontana e Gallera: “Fondamentali per guadagnare minuti preziosi”
Consegnati ieri 6 nuovi presidi, in aggiunta ai 3 già presenti. Al via anche un corso dell’Areu per i dipendenti addetti alla sicurezza che saranno i referenti per l’utilizzo dei defibrillatori. Gallera: “Deve crescere il numero di persone in grado di praticare il massaggio cardiaco e la disostruzione pediatrica. In questi casi ogni secondo e ogni minuto che passa è fondamentale”.
30 NOV - Diventano 9 i defibrillatori disponibili a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Il presidente
Attilio Fontana e l'assessore al Welfare,
Giulio Gallera, ne hanno infatti posizionati ieri 6 che vanno ad aggiungersi ai 3 già presenti.
“
Sono molto orgoglioso - ha detto Fontana - di inaugurare queste nuove postazioni e l'ampliamento del numero dei defibrillatori nella nostra sede. Considerato il grande numero di dipendenti e di persone che visitano tutti i giorni il nostro Palazzo è di fondamentale importanza disporre di un numero sufficiente di questi apparecchi che, in attesa dell'arrivo dei medici, in caso di arresto cardiocircolatorio, possono salvare la vita. Ringrazio Areu, la nostra eccellenza nell'emergenza urgenza, che oggi avvierà il corso di formazione per i dipendenti addetti alla sicurezza che dovranno utilizzare i defibrillatori. Come ho sempre detto la salute e sicurezza del lavoratore deve essere sempre promossa e garantita”.
“Oggi completiamo la cardioprotezione di Palazzo Lombardia. I 6 nuovi defibrillatori - ha aggiunto Gallera - sono di facilissimo utilizzo grazie alla voce guida che spiega passo-passo come deve essere posizionato sul torace della persona in arresto”. Gallera ha anche ricordato come la Regione Lombardia proponga, grazie al supporto e alla professionalità di Areu, corsi “per imparare a praticare il massaggio cardiaco e per la disostruzione pediatrica”. “Iniziative - ha concluso - che proponiamo soprattutto ai giovani perché vogliamo che sempre più persone siano in grado di poter soccorrere le persone in arresto cardiaco. Ogni secondo e ogni minuto che passa, infatti, è fondamentale. E il defibrillatore, in nessun caso, pur produrre danni”.
30 novembre 2018
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