10 aprile -
Gentile Direttore,in relazione alla
lettera di Marco Pingitore del 8 u.s., che condivido in tutto e per tutto, soprattutto quando scrive che " la “ricetta” per un SSN più efficiente e sostenibile non sia sempre e solo quella di aggiungere finanziamenti", cosa che io cerco di far capire da anni, ma anche quando elenca tanti interventi di buon senso. Mi chiedo come mai politici, "manager" sanitari, presidenti di regione, ministri, dirigenti ministeriali, direttori di ASL e, soprattutto, sindacati non arrivino a concepire interventi di buon senso come quelli elencati dal dr. Pingitore, cui se ne potrebbero aggiungere molti altri, prima di porre mano al portafoglio.
D'altra parte, in tanti anni di lavoro ospedaliero, mi sono accorto che i direttori (spesso neanche medici...come nella mia ASL, dove ieri si è insediato il nuovo Direttore Generale laureato in.. Scienza dell'informazione. Sic!) e i dirigenti ASL lavorano solo dal loro bell'ufficio con tutti i confort, quasi mai alzano le loro reverenti terga dalla comoda poltrona e "girano" nei reparti magari in incognito e, nei rari casi in cui lo fanno, procedono preavvisando dell'arrivo e presentandosi in pompa magna con tanto di seguito adorante e sorridente, evitando accuratamente i luoghi ove potrebbero trovarsi gli aborriti "utenti", magari un po’ "nervosi".
Infatti, come si evince anche dalle molte "interviste" televisive, i Direttori Generali spesso non sanno neanche cosa accade nella propria ASL e cadono dalle nuvole quando il giornalista chiede loro conto, per esempio, di un appuntamento a due anni per una visita cardiologica: la risposta è quasi sempre, non è vero o non è possibile. Oppure quando mi sono sentito dire dal DG della mia ASL (medico psichiatra) che prenotano una EGDS ogni ora: “Ma lei lo sa quanto ci vuole ad eseguire una EGDS?”, ho chiesto; la risposta è stata “Suppongo un'ora”. Ma loro dove vivono?
Purtroppo, aggiungo per il dr. Pingitore, in Sanità, come in altri settori pubblici, manca un'attività essenziale: quella dei controlli periodici e regolari da parte dei responsabili (de visu, non sulla carta o con le statistiche addomesticate) e, soprattutto, delle sanzioni immediate e serie quando si trovino situazioni fortemente irregolari. Nessuno se la sente di procedere in tal senso per incompetenza e negligenza, per paura di ritorsioni, soprattutto sindacali, per il timore persino di attacchi fisici e perchè tutti hanno scheletri nell'armadio da nascondere. Ma come fai a trovare qualcosa di irregolare se i rari controlli sono preannunciati e sono prettamente "istituzionali"?
Dr. Mauro PonzoEx medico ospedaliero in quiescenza