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QS Edizioni - sabato 27 aprile 2024

Lettere al Direttore

Linee Guida Pma. No a una semplice traduzione da altri Paesi, l’Italia merita linee guida nazionali

di Vincenzo Rochira e Giovanni Corona
23 maggio - Gentile Direttore,
con profondo rammarico, a supporto di quanto recentemente sottolineato ieri su QS dal segretario nazionale dell’  Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), Prof. Antonio Chiantera in rappresentanza del “Gruppo di Interesse Scientifico Speciale (GISS) sulla Medicina della Riproduzione” , con la presente la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) esprime una posizione non consonante a quella dell’Istituto Superiore di Sanità di procedere alla stesura delle Linee Guida della medicina della riproduzione attraverso una semplice traduzione di Linee Guida internazionali con adattamento alla realtà Italiana.
 
Da sempre, l’Italia con i suoi ricercatori rappresenta un punto di riferimento internazionale in quest’ambito. Non si comprende, pertanto, sulla base di quali considerazioni si sia preferito “tradurre” linee guida internazionali e non produrne delle proprie. Sicuramente la prima ipotesi appare la più rapida, ma “copiare” dal vicino di banco potrebbe esitare in un documento  prontamente disponibile sulla carta ma non idoneo ad un reale utilizzo nell’ambito del SSN italiano che ha peculiarità organizzative, normative e gestionali che lo differenziano da quello di altre realtà internazionali.
 
Occorre, inoltre, evidenziare come la componente maschile giochi un ruolo paritetico nella valutazione della coppia infertile redendo conto di almeno il 50% delle cause di infertilità. Dati prodotti da un ampio studio di popolazione in corso di pubblicazione e coordinato dal prof Foresta di Padova, e dal prof. Ferlin di Brescia, entrambi past president della SIAMS, documentano, come l’infertilità maschile rappresenti un campanello di allarme che possa precludere ad una maggiore mortalità e morbilità. Pertanto, un’adeguata valutazione del maschio infertile, l’eventuale correzione di fattori di rischio e un trattamento adeguato, non solo possono evitare un trattamento di procreazione medicalmente assistita (PMA), favorendo una gravidanza spontanea, ma addirittura incidere in modo favorevole sul rischio cardiovascolare del paziente.
 
La SIAMS è da tempo impegnata in tal senso e ha contribuito in modo paritetico ad altre società alla stesura del volume: “La medicina della riproduzione. Il percorso clinico e diagnostico condiviso” a cura del Prof. Carlo Foresta e della D.ssa Elsa Vioradelle ricordato dal Prof Chiantera. Inoltre, in ottemperanza alle richieste previste dalla legge n°24/2017 è stata da tempo stata istituita una commissione intra-societaria SIAMS che raccoglie i migliori esperti nazionali del settore che ha iniziato a lavorare alla stesura di linee guida appropriate relative alla componete maschile in linea con quanto richiesto dal ministero.
 
Tale documento sarà a disposizione a breve e potrà rappresentare il punto di partenza e di condivisione con altre società coinvolte nella valutazione della coppia infertile.
 
Alla luce delle considerazioni sopra riportate, la SIAMS si unisce all’appello delle società confluenti nel GISS affinché il Ministro della salute, D.ssa Giulia Grillo, di concerto con il Dott. Primiano Iannone, Direttore del CNEC, voglia modificare l’attuale indirizzo della semplice traduzione di Linee Guida di altre nazioni e voglia dare la piena attuazione alla richiesta di procedere rapidamente alla stesura di Linee Guida sulla PMA della nostra nazione. 
 
Vincenzo Rochira
Coordinatore commissione linee guida SIMAS
 
Giovanni Corona
Presidente SIAMS 
23 maggio 2019
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