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Asl Biella. Dipartimento prevenzione: “Sempre più importante vaccinazione tra i bambini”

“È giusto esaminare i rischi delle vaccinazioni - afferma Luca Sala, direttore del dipartimento di prevenzione - ma anche quelli legati alla mancata protezione contro le malattie per le quali è invece disponibile un vaccino. Un principio che abbiamo ribadito anche nel corso dell’ultimo convegno promosso presso il Nuovo Ospedale di Biella.

11 MAR - Il tema vaccini nei bambini continua ad essere richiamato per la sua importanza e il dipartimento di prevenzione dell’Asl di Biella intende ancora una volta puntare l’attenzione su questa pratica. L’obiettivo è sensibilizzare le famiglie, ma anche operatori e medici di base. I dati emersi nell’ultimo convegno promosso dall’Asl a febbraio mostrano che dal 2006 ad oggi c’è stato un calo progressivo nel numero di adesioni al vaccino esavalente. L’Italia ha conquistato di recente il primo posto in classifica come paese europeo più colpito dal morbillo: sono stati 3400 i casi italiani registrati. La scelta di vaccinare i bambini nel primo anno di vita risponde ad esigenze di protezione precoce, che si correlano ad una buona risposta immunitaria che inizia a partire proprio da questa età. 

In Italia le vaccinazioni per l’infanzia, obbligatorie per legge, sono la vaccinazione antitetanica, antidifterica, antipoliomelitica e quella antiepatite B. Le altre vaccinazioni sono raccomandate; tutte sono incluse nel calendario vaccinale prediligendo l’espressione di “vaccinazioni prioritarie”.
“È giusto esaminare i rischi delle vaccinazioni - afferma Luca Sala, direttore del dipartimento di prevenzione - ma anche quelli legati alla mancata protezione contro le malattie per le quali è invece disponibile un vaccino. Un principio che abbiamo ribadito anche nel corso dell’ultimo convegno promosso presso il Nuovo Ospedale di Biella ideato e progettato da Anna Musso e da Maurizio Bacchi del Servizio d’Igiene e Sanità Pubblica, nel corso del quale si sono fornite le risposte ai dubbi e ai quesiti spesso posti dai genitori”.

Tra questi, fa notare, “se sia pericoloso vaccinare per molte malattie in un colpo solo? La somministrazione di vaccini combinati e la co-somministrazione di più vaccini nel corso della stessa seduta sono state adottate da anni e gli studi effettuati non hanno evidenziato né modifiche dell’efficacia, né della sicurezza. Le vaccinazioni non sovraccaricano il sistema immunitario di un bambino, ma piuttosto ne rafforzano il suo sviluppo. Ma anche se nei vaccini vi sia la presenza di mercurio? I vaccini pediatrici oggi disponibili non contengono thiomersal (e quindi non presentano mercurio); ed ancora se un vaccino sia in grado di modificare il patrimonio genetico? Nessuna vaccinazione è in grado di modificare in alcun modo il nostro patrimonio genetico”.

La sfida, in definitiva, “è quella di intensificare la collaborazione e la sinergia con i medici di base in un concetto di ‘one health’ che – conclude - vede senz’altro i professionisti del territorio in prima linea nella promozione di una cultura corretta delle vaccinazioni”.
 

11 marzo 2016
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