Vaccinazione antinfluenzale. Dal 7 novembre il via in tutto il Piemonte, accordo anche con i farmacisti
Novità di quest’anno il coinvolgimento dei farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, si occuperanno di consegnare, ai medici e ai pediatri, i vaccini che l’Asl di appartenenza del medico ha deciso di utilizzare e, soprattutto, di sensibilizzare i cittadini che accedono in farmacia sull’importanza della vaccinazione
04 NOV - Il 7 novembre parte la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza. L’obiettivo dell’Assessorato alla Sanità è di aumentare ancora di più la copertura vaccinale, raggiungendo il 75% dei soggetti interessati.
Novità di quest’anno il coinvolgimento dei farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, si occuperanno di consegnare, ai medici e ai pediatri, i vaccini che l’Asl di appartenenza del medico ha deciso di utilizzare e, soprattutto, di sensibilizzare i cittadini che accedono in farmacia sull’importanza della vaccinazione.
Come ogni anno, il Servizio sanitario piemontese offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio. Si tratta dei soggetti, a partire dai 65 anni di età e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.
Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l'influenza ha colpito oltre 480.000 persone. L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è importante prevenire, attraverso la vaccinazione, le conseguenze più gravi dell’influenza.
E’ importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ricordiamo alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile.
Lorenzo Proia
04 novembre 2016
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