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Strisce per il controllo glicemico. Regione Piemonte: “Spesa tagliata dell’80% grazie a nuova gara d’appalto”

Con la precedente gara il costo di ogni striscia era di 0,46 euro, compreso il rimborso del Ssn alle farmacie, mentre oggi è di 0,0896 euro. “Oggi, in Italia, il  prezzo medio delle strisce per Ssn è pari a 0,55 euro. Si pensi ai risparmi ottenibili in Italia se tutte le Regioni adottassero gli stessi criteri che ha seguito il Piemonte con l’Asl unica dell’Alto Adige  attraverso la gara”.

16 GIU - Sono 91mila in  Piemonte i pazienti  che effettuano il controllo della glicemia una o più volte al giorno e consumano ogni anno  50 milioni di strisce. In Italia il consumo nazionale di strisce è di 719 milioni di unità. Un mercato considerevole, che comporta anche un esborso notevole  per il sistema sanitario nazionale. Ma “su questo versante, il Piemonte può diventare un modello nazionale per qualità e risparmio nell’acquisto dei presìdi per i diabetici: glucometri, dispositivi pungidito, strisce reattive e lancette pungidito monouso”, afferma la Regione in una nota.

Attraverso la modalità di una gara pubblica, affidata alla Società di committenza SCR, infatti, la Regione ha impresso una svolta, già estesa anche all’Asl dell’Alto Adige (provincia autonoma di Bolzano) che ha aderito alla procedura del Piemonte: ha accresciuto la qualità dei prodotti acquistati che sono il top di gamma secondo quanto stabilito da una commissione di diabetologi e nel contempo ha più che dimezzato i costi.

“Se, infatti, fino all’inizio del 2016, data di adesione ad una gara Consip, per la Regione Piemonte il costo di ogni striscia per il controllo glicemico era di 0,46 euro - compreso il rimborso del Ssn alle farmacie - adesso grazie alla nuova gara il costo di acquisto passa a 0,0896 euro”.
 
Dal Febbraio 2016 ad oggi il prezzo di rimborso alla farmacia è stato pari a 0,105 euro a cui deve  essere sommato il prezzo di acquisto pari a 0,20 euro come da gara Consip. Con la nuova gara resta invariato il prezzo di rimborso alla farmacia mentre il costo di acquisto, come detto, passa a 0,0896 euro.

A conferma che si tratti di un modello vincente, la Regione Piemonte evidenzia che come “in Italia il  prezzo medio delle strisce per servizio sanitario nazionale è pari a 0,55 euro”. Dunque “si comprende bene come, se tutte le Regioni adottassero gli stessi criteri che ha seguito il Piemonte con l’Asl unica dell’Alto Adige  attraverso la gara, il risparmio per il sistema sanitario sarebbe quantificabile in circa 200 milioni di euro, ma soprattutto si alzerebbe in tutta Italia il livello di qualità del prodotto fornito a milioni di pazienti. Inoltre, si tratta di un modello di concorrenza che se esportato in altri ambiti del Ssn porterebbe significative economie”.

Per i pazienti che utilizzano strisce diverse da quelle aggiudicate in gara il SSR continua a pagare alle farmacie 0,46 euro.

Alla gara si sono presentate 11 aziende: l’offerta più vantaggiosa è stata giudicata quella presentata dalla società Biochemical Systems International srl che ha ottenuto il punteggio più alto (96 punti) sia per la qualità del prodotto offerto sia per il prezzo.

Gli esiti della gara sono stati commentati in una conferenza stampa, alla presenza del Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, del dirigente regionale del settore Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica e del dottor Carlo Bruno Giorda, coordinatore della rete regionale Endocrino-diabetologica.

La gara porta a compimento un percorso, iniziato nel settembre 2015, che ha già dimostrato come sia possibile ottenere importanti risultati nel contenimento dei prezzi per le forniture offrendo nello stesso tempo a medici e pazienti i migliori prodotti sul mercato e destinando quindi i risparmi ad investimenti in sanità.

La Regione ha dato indicazioni ai Centri di Diabetologia di prescrivere ai nuovi pazienti le strisce ed i glucometri vincitori della gara: i Centri sostituiranno il glucometro con le relative strisce con quello vincitore della gara solo al momento del rinnovo del piano terapeutico o in occasione dei controlli programmati, quando il numero dei controlli glicemici già eseguito da ogni glucometro si aggiri sulle 1.500 unità.

 La Regione ricorda che esiste una categoria di soggetti per i quali è necessaria un’attenta valutazione di appropriatezza nella scelta del glucometro, valutazione che compete al medico curante: l’indicazione alle Aziende sanitarie è già stata data con la delibera di Giunta 16-2070 del settembre 2015.

16 giugno 2017
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