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In Alto Adige concluso lo screening di massa. Hanno fatto il test quasi 350mila persone pari a circa il 62% della popolazione. Positivi lo 0,9%

"Questo risultato ha portato tanto a tutti noi in Alto Adige e soprattutto alla nostra sanità: abbiamo ripreso il controllo della situazione epidemiologica e ci ha dato la possibilità di riaprire gradualmente le attività economiche e commerciali dal 30 novembre in poi", ha detto il presidente della provincia Arno Kompatscher

23 NOV - Con il terzo giorno si è conclusa il 22 novembre la grande campagna di screening Test rapidi in Alto Adige.
 
Fino alle 18 di ieri (domenica 22 novembre) sono stati effettuati in tutto 343.227 test, dato che corrisponde al 61,9% per cento delle persone residenti in Provincia di Bolzano. Complessivamente un totale di 3.185 persone è risultato positivo.
 
Ciò corrisponde allo 0,9 per cento delle persone sottoposte al test. Il risultato del test rapido sarà comunicato solo via e-mail con un codice di accesso inviato tramite SMS.
 
I dati attuali dello screening Test rapidi in Alto Adige sono pubblicati sul portale coronatest.sabes.it. I dati vengono aggiornati più volte al giorno a intervalli regolari.
 
Partecipazione alle ore 20 del 22 novembre:
Totale test effettuati: 343.227
Testati positivi: 3.185
Percentuale dei testati positivi: 0,9%
 
Numero di persone testate
Comprensorio sanitario di Bolzano: 155.362 (1.210 positivi - 0,8% sul totale dei testati)
Comprensorio sanitario di Bressanone: 50.380 (498 positivi - 1%)
Comprensorio sanitario di Brunico: 52.883 (528 positivi - 1%)
Comprensorio sanitario di Merano: 84.602 (949 positivi - 1,1%)
 
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher si è detto soddisfatto per il risultato eccezionale raggiunto, che ha superato le attese più ottimistiche e del quale tutte le altoatesine e gli altoatesini "devono andare orgogliosi". "L'Alto Adige ha dimostrato di essere una terra forte, con organizzazioni forti e e soprattutto con persone che sanno cosa significa fare squadra" ha rimarcato il presidente della Provincia.
 
"Questo risultato ha portato tanto a tutti noi in Alto Adige e soprattutto alla nostra sanità: abbiamo ripreso il controllo della situazione epidemiologica e ci ha dato la possibilità di riaprire gradualmente le attività economiche e commerciali dal 30 novembre in poi" ha aggiunto Kompatscher. L'assistenza all'infanzia, gli asili, le scuole elementari riprenderanno in presenza a partire da martedì. Tuttavia l'ordinanza attualmente in vigore vale fino al 30 novembre. "Proprio adesso non dobbiamo però abbassare la guardia, per non vanificare lo sforzo fatto" ha sottolineato ancora Kompatscher.
 
"Oltre 3.000 casi positivi identificati possono apparire pochi a fronte del numero di tamponi effettuati, ma con un fattore R di 1,5 come ultimamente era quello registrato in Alto Adige questi 3.000 avrebbero potuto infettare altre 4.500 persone, che poi avrebbero potuto infettarne altre 6.750, così che in una settimana si sarebbe potuti arrivare a 95.000 nuovi contagi" ha riferito il presidente Kompatscher sottolineando così ancora una volta l'importanza dell'azione comune intrapresa con il progetto Test rapidi in Alto Adige.
 
La presidente della Croce Bianca provinciale Barbara Siri e il presidente dell'Unione provinciale dei Vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige Wolfram Gapp hanno ribadito come la collaborazione fra le diverse organizzazioni volontaristiche sia stata esemplare.
 
In nome della Giunta provinciale tutta, il presidente della Provincia Kompatscher ha tenuto a ringraziare tutti coloro che si sono sottoposti al test, tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita del progetto, dall'Azienda Sanitaria alle organizzazioni di soccorso Croce Bianca e Croce Rossa, le forze l'ordine, l'Unione provinciale dei vigili del fuoco volontari, i Comuni e tutti i volontari che hanno reso possibile la buona riuscita del progetto. 

23 novembre 2020
© Riproduzione riservata

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