P.A. Trento. Al via procedure per attivazione strumento sanità integrativa 'Sanifonds Trentino'
Per l'avvio dell'attività operativa è necessaria la comunicazione al fondo dei nominativi dei dipendenti che vi aderiscono: ogni ente sta procedendo autonomamente fornendo al fondo l'elenco dei propri dipendenti. Sono iscritti d'ufficio tutti i dipendenti di questi enti, "salvo diversa indicazione scritta da parte del lavoratore". Questi i chiarimenti forniti dalla Provincia, in risposta ad alcuni dubbi avanzati dalla stampa locale.
07 GEN - Un nuovo strumento di sanità integrativa che interessa attualmente i dipendenti della Provincia autonoma di Trento (e dei suoi enti strumentali pubblici), dei Comuni e delle Comunità, delle Aziende pubbliche servizi alla persona. Si tratta di ‘Sanifonds Trentino’, Fondo Sanitario Integrativo cui sono iscritti d'ufficio tutti i dipendenti di questi enti, "salvo diversa indicazione scritta da parte del lavoratore". L'amministrazione provinciale è intervenuta oggi per fornire alcuni chiarimenti in merito a funzionamento e cronoprogramma dello strumento, per dissipare alcune perplessità manifestate dalla stampa locale.
Allo stato attuale è in corso la fase che porterà alla effettiva attivazione del fondo, prevista nei prossimi mesi. Per l'avvio dell'attività operativa di ‘Sanifonds’ un adempimento necessario è la comunicazione al fondo dei nominativi dei dipendenti che vi aderiscono: ogni ente sta procedendo autonomamente fornendo al fondo l'elenco dei propri dipendenti. Per ragioni organizzative, dovendo comunicare al fondo i nominativi dei propri dipendenti, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha individuato
la data dell'11 gennaio come scadenza per comunicare l'eventuale volontà di non aderirvi. La decisione di non aderire al fondo può essere manifestata dal dipendente in qualsiasi momento. In ogni caso, anche l'azienda sanitaria posticiperà il termine al 31 gennaio 2016.
L’adesione al fondo non comporta per il dipendente
alcuna spesa, e, grazie all'iscrizione d'ufficio, nessun adempimento amministrativo. Per contro invece chi è iscritto al fondo può beneficiare dei rimborsi, previsti dagli accordi che ne regolano l'operatività, che copriranno parte delle spese sostenute per prestazioni non coperte, o coperte in parte, dal servizio sanitario o da altri enti pubblici. Nel caso in cui il dipendente pubblico decida di non aderire al fondo dovrà quindi comunicarlo per iscritto e non potrà beneficiare dei rimborsi previsti dagli accordi. La mancata adesione non comporta però vantaggi né diretti né indiretti di alcun tipo.
All'iscrizione del personale seguirà il versamento da parte dell'ente-datore di lavoro delle quote di adesione e, successivamente, l'apertura delle procedure per la presentazione della documentazione prevista per le richieste di rimborso. Le richieste di rimborso riguarderanno le spese per prestazioni sanitarie fruite a partire dall'1 gennaio 2015, per espressa previsione del nomenclatore approvato da ‘Sanifonds’ nel 2015.
L'istituzione di ‘Sanifonds Trentino’ nasce da una iniziativa delle parte sociali, datoriali e sindacali, finalizzata a introdurre l'assistenza sanitaria integrativa nei settori dove questa non esisteva (pubblico impiego in primo luogo, ma non solo) e a promuoverne l'utilizzo "territoriale" dove già esistente. I fondi sanitari integrativi sono infatti un istituto in genere previsto dalla contrattazione collettiva nazionale o aziendale che appartiene alla categoria dei cosiddetti “fringe benefits” o “retribuzioni in natura”. Ciò significa che all'interno della contrattazione, sia pubblica che privata, una parte di risorse destinabili alla retribuzione è invece finalizzata alla copertura di prestazioni sanitarie, con vantaggi di carattere fiscale e contributivo.
07 gennaio 2016
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