In Emilia-Romagna pareggio di bilancio 2019 per tutte le Ausl e Ao

In Emilia-Romagna pareggio di bilancio 2019 per tutte le Ausl e Ao

In Emilia-Romagna pareggio di bilancio 2019 per tutte le Ausl e Ao
Il 2019 ha visto il sostegno da parte della Regione alla manovra di esenzione ticket sulla prima visita per le famiglie numerose, alla revisione del superticket (33,3 milioni) e alla garanzia d'accesso ai farmaci innovativi (a fronte di una spesa complessiva di oltre 113 milioni il concorso regionale ai fondi statali è stato di 31,6 milioni). In incremento la spesa per il personale (+86 milioni). Si attesta a 38 milioni il sostegno ai piani di investimento aziendali. Donini: "Per il 2020 in corso approfondimenti che valuteranno l'impatto dell'emergenza Coronavirus"

Conti in ordine per la sanità dell’Emilia-Romagna. Tutte e tredici le Aziende sanitarie (Aziende Usl, Aziende Ospedaliero-Universitarie e l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna) hanno chiuso infatti i bilanci d’esercizio 2019 in pareggio. Le cifre sono state illustrate oggi in Regione, in Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali dell’Assemblea legislativa, che ha dato parere positivo allo schema di delibera della Giunta sull’approvazione dei bilanci.

“Queste cifre – commenta in una nota l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – testimoniano, ancora una volta, come l’alto livello dei servizi della nostra sanità regionale vada di pari passo con una gestione amministrativa e delle risorse efficace ed incisiva, che garantisce la sostenibilità all’intero sistema. Non solo tutti i bilanci sono in pareggio, ma mostrano anche gli importanti investimenti fatti, a partire dall’assunzione e dalla stabilizzazione di nuovo personale, fino all’acquisto di farmaci innovativi. Tutto questo a garanzia di un’assistenza sempre migliore per i cittadini dell’Emilia-Romagna”.

Donini ha quindi fatto sapere che, per quanto riguarda la situazione del 2020, sono in corso approfondimenti che valuteranno l’impatto dell’emergenza Coronavirus.

Quanto al 2019, la nota regionale illustra come il finanziamento del Servizio sanitario regionale sia stato assicurato per oltre 8 miliardi (8.290 milioni di euro) dal Fondo sanitario, da circa 100 milioni di fondi relativi ad anni precedenti che si sono resi disponibili, dalle entrate dirette delle Aziende sanitarie e 578 milioni per prestazioni effettuate a cittadini provenienti da altre regioni italiane. "In questo l’Emilia-Romagna si conferma come una regione a forte attrattività, seconda in valore assoluto alla Lombardia, ma al primo posto rispetto alla popolazione”, commenta la nota.

Per quanto riguarda la spesa, 3.093 milioni riguardano il personale dipendente (+ 86 milioni per assunzioni, stabilizzazioni e oneri relativi ai rinnovi contrattuali), 485 milioni la spesa farmaceutica convenzionata, 956 milioni la spesa farmaceutica per acquisti diretti, 113 milioni la spesa per farmaci innovativi (oncologici e non oncologici), 496 milioni i dispositivi medici, 3.136 milioni i servizi sanitari e sociosanitari, 622 milioni i servizi non strettamente sanitari (manutenzioni, utenze, servizi informatici). Sfiora i 38 milioni il sostegno ai piani di investimento aziendale per il rinnovo tecnologico e il mantenimento delle strutture aziendali. “Gli aumenti di spesa – commenta la Regione – sono stati contenuti anche grazie all’acquisizione di beni e servizi tramite l’Agenzia Intercent-ER, la Centrale unica regionale per gli acquisti”.

“In un’ottica di maggiore efficienza del sistema”, le Aziende sanitarie sono state impegnate nell’attuazione di progetti e programmi a supporto dei processi di innovazione, sviluppo e potenziamento dell’integrazione a livello sovra aziendale. Al tempo stesso, prosegue la nota, “è proseguito il lavoro per garantire il regolare accesso alle prestazioni rivolte all’utenza e la razionalizzazione dei sistemi organizzativi per valorizzare il personale e favorire la piena e qualificata erogazione dei servizi, oltre alla riduzione delle liste di attesa. Le Aziende sono state impegnate, inoltre, a mantenere e consolidare la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi del Servizio sanitario in base a quanto previsto dalla legge (pagamenti entro 60 giorni) attraverso un impiego efficiente della liquidità disponibile a livello regionale”.

Il risultato d’esercizio per Azienda:

22 Giugno 2020

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