In Toscana anche la ricetta per il trasporto sanitario sarà elettronica

In Toscana anche la ricetta per il trasporto sanitario sarà elettronica

In Toscana anche la ricetta per il trasporto sanitario sarà elettronica
Bezzini: “Si tratta di un percorso che tiene insieme da un lato l’innovazione, attraverso la digitalizzazione, ed appropriatezza della prescrizione dall’altro, in coerenza con la normativa. Innoviamo un servizio importante per i cittadini”. Non cambiano regole e requisiti per accedere al servizio, ma non potrà più essere fatto attraverso una richiesta cartacea. L’obbligo non interessa i servizi di ambulanza.

Un altro passo in avanti sul fronte della digitalizzazione. Come le ricette rosse, per farmaci ed esami,  e quelle bianche, in Toscana adesso anche le richieste per servizi di trasporto sanitario a carico del servizio sanitario regionale si dematerializzano e gli stessi dovranno d’ora in poi essere prescritti con la ricetta elettronica. Lo ha deciso la giunta regionale con una delibera approvata nei giorni scorsi.

Non cambiano regole e requisiti per accedere al servizio, ma non potrà più essere fatto attraverso una richiesta cartacea. Naturalmente l’obbligo non interessa i servizi di ambulanza per il trasporto di emergenza ed urgenza.

Le prescrizioni possono essere fatte da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per il primo accesso, da specialisti pubblici per trasporti singoli o legati a cicli di trattamento terapeutico o da specialisti di strutture private accreditate convenzionate in caso di dimissioni o trasferimenti. La destinazione del trasporto deve essere una struttura sanitaria pubblica o una struttura sanitaria privata convenzionata,  ma solo in questo caso per gli utenti a cui è garantita l’assistenza nell’ambito del regime di convenzione.  Nella ricetta elettronica, così come era già oggi per quella cartacea, dovranno essere indicate condizioni cliniche (ovvero barellati, non deambulanti o soggetti in trattamento dialitico) e motivo del trasporto: ricovero da domicilio, dimissioni, trasferimento tra strutture sanitarie, visite specialistiche, esami diagnostici, cicli di trattamento terapeutici, trattamenti dialitici, radioterapicie chiemoterapici oppure cicli di trattamenti riabilitativi per patologie moto-beuropatiche in fase post-acuta, che non può però protarsi oltre sei mesi.   

“Si tratta di un percorso – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – che tiene insieme da un lato l’innovazione, attraverso la digitalizzazione, ed appropriatezza della prescrizione dall’altro, in coerenza con la normativa. Innoviamo un servizio importante per i cittadini”.

20 Ottobre 2022

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