Ospedale di Bari. Gaballo (118 Fimmg Puglia): “Situazione devastante: manca un protocollo per i trasferimenti”

Ospedale di Bari. Gaballo (118 Fimmg Puglia): “Situazione devastante: manca un protocollo per i trasferimenti”

Ospedale di Bari. Gaballo (118 Fimmg Puglia): “Situazione devastante: manca un protocollo per i trasferimenti”
“In caso di mancanza di posti letto, come purtroppo sta avvenendo nei 3 ospedali di Bari, il nosocomio dovrebbe provvedere allo smistamento dei pazienti verso altre strutture regionali che hanno posti letto liberi. Purtroppo, a Bari questo non sta accadendo: l’ambulanza arriva al pronto soccorso e, in mancanza di posti letto, attende che si liberi un posto”. È la denuncia del referente del settore 118 della Fimmg.

“I Pronto soccorso a Bari sono al collasso e il 118 ormai fronteggia una situazione devastante” , è la denuncia di Nicola Gaballo, Referente 118 Fimmg Puglia.

“In un mondo ordinato – continua -, anche in tempi di emergenza, il 118 dovrebbe portare i pazienti in Pronto soccorso per procedere all’accettazione e all’immediata liberazione dell’ambulanza per un nuovo intervento. In caso di mancanza di posti letto, come purtroppo sta avvenendo nei 3 ospedali di Bari, il nosocomio dovrebbe provvedere allo smistamento dei pazienti verso altre strutture regionali che hanno posti letto liberi. Purtroppo, a Bari questo non sta accadendo: l’ambulanza arriva al pronto soccorso e, in mancanza di posti letto, attende che si liberi un posto”.

“Il paziente – spiega infatti Gaballo – rimane sulla barella dell’ambulanza. Se gli va bene viene ricoverato sulla barella del 118, che diventa un letto aggiuntivo di fortuna, in attesa che se ne liberi uno vero. Alcune ambulanze sono rimaste ferme anche 48 ore, senza poter rispondere alle tante richieste di intervento che arrivano, non solo di pazienti Covid. Tre giorni fa un’auto medica nel barese ha dovuto aspettare l’ambulanza per oltre 1 ora per un paziente con infarto in atto. Mentre ci sono pazienti positivi al Covid e con insufficienza respiratoria che dopo 10 ore di attesa sulla barella dell’ambulanza fuori dal pronto soccorso chiedono di essere riportati a casa e rinunciano al ricovero.”

A un anno di distanza dall’inizio della pandemia, la situazione è esattamente com’era a marzo del 2020, dal punto di vista organizzativo. Salvo che ora l’epidemia ci ha investito come un treno, i numeri fanno paura e la carenza di organizzazione si traduce in vite umane perse. – prosegue il referente 118 -. A oggi manca un protocollo che definisca il trasferimento dei pazienti, in modo da liberare velocemente il 118 e consentirgli di prestare assistenza sul territorio. Mi aspetto che Asl e strutture ospedaliere dicano chiaramente quali sono le difficoltà e se hanno bisogno di supporto per i trasferimenti, in modo da trovare una soluzione insieme.”

“Certamente, la soluzione non può essere quella adottata dall’ospedale San Paolo – conclude Gaballo – che ha chiuso il Pronto soccorso. Ci sono pazienti che non possono essere curati a casa e che necessitano di ricovero”.

22 Marzo 2021

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...