Ospedale Nola. Ordini dei medici campani: “Grazie ai colleghi che hanno curato a terra i pazienti”

Ospedale Nola. Ordini dei medici campani: “Grazie ai colleghi che hanno curato a terra i pazienti”

Ospedale Nola. Ordini dei medici campani: “Grazie ai colleghi che hanno curato a terra i pazienti”
La Federazione degli ordini regionali ricorda come “i dati epidemiologici precedenti al Natale rendevano prevedibile un carco di lavoro enorme a causa dell’epidemia influenzale”. E i dottori dicono no a “processi sommari” nei confronti dei medici.

“Voglio ringraziare i medici che hanno curato a terra i pazienti nel pronto soccorso di Nola. Voglio ringraziare tutti i colleghi: medici ospedalieri, medici di famiglia, specialisti ambulatoriali, della continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale. Tutti i medici che lavorano in strutture sanitarie private accreditate che in qualche modo hanno contribuito a rendere sostenibile il dramma assistenziale di questi giorni. Ringrazio questi colleghi che hanno offerto altissima competenza professionale e clinica in un contesto a dir poco problematico. Non come presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, bensì come portavoce della Federazione degli Ordini della Campania, parlando a nome mio ma anche dei presidenti degli Ordini di Caserta, Salerno, Benevento e Avellino, posso dire che il lavoro portato avanti in Campania fa onore alla professione”. E’ un messaggio forte e inequivocabile quello che la Federazione degli Ordini dei Medici della Campania rivolge a tutti i camici bianchi.
 
I presidenti dei medici sottolineano anche che “i dati epidemiologici precedenti al Natale (Influnet) rendevano prevedibile un carco di lavoro enorme a causa dell’epidemia influenzale. Questi dati ci dicevano già ad inizio di dicembre che l’influenza avrebbe avuto incidenza doppia, se non addirittura tripla, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente». Insomma, era  prevedibile che il problema più grosso si sarebbe avuto nell’unico periodo nel quale si aveva uno stop di 4 giorni dei medici di medicina generale.
 
 «A tutto questo si è aggiunta la psicosi mediatica della meningite. Ma il problema, lo ripeto, era prevedibile. Vogliamo anche ribadire che questo non è un fenomeno solo campano, in condizioni di super afflusso sono tutti gli ospedali d’Italia».
 
Poi, sulle azioni intraprese nei confronti dei medici ritenuti responsabili i presidenti dei medici si dicono «preoccupati e indignati di processi sommari che appaiono dai resoconti di stampa su medici in assenza delle doverose motivazioni. Ricordiamo che gli Ordini dei Medici – ricorda il portavoce della Federazione  – sono organi ausiliari dello Stato e per questo pretendiamo che ci vengano rese note le motivazioni che hanno portato alle sospensioni o peggio a minacce di licenziamento. Queste motivazioni le attendiamo perché serviranno ad adottare se fosse il caso i doverosi e conseguenti procedimenti disciplinari. Se però queste motivazioni non esistessero, allora qualcuno dovrà chiedere scusa a tutti i medici campani».
 

10 Gennaio 2017

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