Telemedicina, visite specialistiche in rete per i pazienti di Casoli e Guardiagrele

Telemedicina, visite specialistiche in rete per i pazienti di Casoli e Guardiagrele

Telemedicina, visite specialistiche in rete per i pazienti di Casoli e Guardiagrele
I robottini “InTouch Health” diventano gli occhi e le orecchie dei medici degli ospedali di Chieti e Lanciano. Dopo la fase di sperimentazione e formazione del personale in corso (previsto il coinvolgimento delle unità operative di Vulnologia, Cardiologia, Cardiochirurgia, Neurologia, Pneumologia e Medicina), la rete potrà essere ampliata ad altre strutture sanitarie della provincia di Chieti.

Al via negli ospedali di comunità di Guardiagrele e Casoli il nuovo sistema di telemedicina “InTouch Health”, una sorta di “robottini” che permetteranno ai medici specialisti degli ospedali di Chieti e Lanciano di “visitare” a distanza i pazienti ricoverati nei due presidi periferici e fornire rapidamente un teleconsulto specialistico. Un sistema che, evidenzia la Asl 2 dell’Abruzzo, consenturà di “ridurre drasticamente il tempo di intervento (fattore fondamentale in caso di ictus, infarti e grandi traumi), la necessità di trasferimenti in ambulanza ed evita di intasare i Pronto soccorso per situazioni da codice verde gestibili in remoto”.
 
In pratica chi sta nei presidi di Guardiagrele e Casoli ha lo specialista a disposizione,
come se si trovasse negli ospedali di Chieti e Lanciano.

Dopo la fase di sperimentazione e formazione del personale in corso (in cui è previsto il coinvolgimento delle unità operative ospedaliere di Vulnologia, Cardiologia, Cardiochirurgia, Neurologia, Pneumologia e Medicina), la rete potrà essere ampliata ad altre strutture sanitarie della provincia di Chieti.

Il sistema, acquistato a ottobre 2017 dalla Asl Lanciano Vasto Chieti con procedura negoziata da Studio Pacinotti Srl (parte della holding “AB Medica”) e un investimento di 636.352 euro con fondi assegnati alla telemedicina dalla Regione Abruzzo, è certificato come dispositivo medico di classe IIA. È dotato di comunicazione audio-video bidirezionale ad altissima risoluzione e permette al medico o a più medici di essere presenti virtualmente al letto del paziente e di interagire con lui e con il personale sanitario che si trova sul posto tramite una “control station”, un normale computer o un tablet.

Può essere collegato a ulteriori dispositivi come ecografo, ecocardiografo, dermatoscopio, oftalmoscopio, otoscopio: il medico assiste in remoto all’esame e fornisce il parere. Sulla stazione di controllo è possibile collegare un sistema di telecardiologia che consente al cardiologo di visualizzare l’elettrocardiogramma, parlare con il paziente, auscultarlo, raccogliere l’anamnesi ed emettere il referto.

È garantita la connessione stabile e privacy e può essere connesso alla rete Pacs ospedaliera, il sistema di archiviazione che consente alle unità operative della Asl di condividere le immagini diagnostiche digitali. Ciò permetterà allo specialista di visualizzare in remoto le immagini e i dati clinici dei pazienti. Con la rete di teleconsulto si potranno ottenere consulti specialistici anche da ospedali di altre Asl e regioni.

Lo sviluppo del progetto è seguito da un “telehealth manager” nell’ambito del servizio Qualità accreditamento e risk management aziendale, con il compito di definire i percorsi, le procedure e gli obiettivi insieme ai professionisti sanitari coinvolti.

08 Marzo 2018

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