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Sardegna. Nuovi ospedalieri, Consiglio respinge le mozioni dell’Opposizione. Solinas: “Stiamo portando avanti un progetto epocale”


Passa un Odg della maggioranza che impegna la Giunta all’integrazione e alla modifica della delibera del 1° giugno scorso sulla base di alcune indicazioni contenute nell’Odg stesso. Il presidente Solinas, in Aula, difende il progetto: “Questa maggioranza ha portato avanti un progetto epocale. Qualcuno taglierà il nastro di questi ospedali, ma noi abbiamo il dovere di mettere in cantiere opere che verranno realizzate nel tempo, avendo il senso della prospettiva”.

20 LUG - Il Consiglio regionale della Sardegna ha respinto ieri le mozioni presentate dall’Opposizione contro il piano della Giunta per la sanità e in particolare la delibera sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali, è passato invece un Ordine del giorno approvato dalla Maggioranza, che prevede, in sintesi, l’impegno della Giunta per: a) l’attuazione del piano di ristrutturazioni previsto dalla riforma sanitaria; b) la ridefinizione della rete ospedaliera; c) l’avvio delle necessarie manutenzioni straordinarie nelle strutture esistenti; d) l’avvio delle manutenzioni programmate all’Arnas Brotzu; e) il potenziamento dei presidi oncologici della Sardegna; f) l’utilizzo delle risorse disponibili con procedure di spesa accelerate e gestioni commissariali; f) l’integrazione e la modifica della delibera del 1° giugno scorso sulla base delle indicazioni contenute nell’ordine del giorno.

La questione resta, dunque, aperta, e il piano della Giunta continua a non convincere in pieno l’Opposizione. Per Michele Ciusa (Cinque Stelle) “è grottesco che si parli di edilizia sanitaria quando i problemi sono le liste d’attesa interminabili e altri problemi organizzativi che sono sotto gli occhi di tutti”. Francesco Agus (Capogruppo dei Progressisti) ha chiesto “chiarezza sui tempi, sui metodi, sulla realizzazione del progetto che dovrebbe essere presentato tra 11 giorni (la delibera indicava il termine di 60 gg dall’approvazione della delibera) ma su cui non c’è stato nessun affidamento ufficiale, solo qualche articolo di stampa che individua una ditta esterna che, tra l’altro, risulta avere avuto più volte contatti con l’assessorato alla sanità prima della delibera. Un modo di agire che non si può tollerare trattandosi, tra l’altro, di soldi pubblici”. Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha tenuto a precisare che il suo gruppo “non è contrario a realizzare nuovi ospedali dove servono, ma è contrario alle superficialità, agli spot elettorali che promettono miracoli mentre per l’ospedale di S.Gavino si aspetta da vent’anni; fra altro ci sono anche atti programmatori della precedente Giunta su Alghero e Cagliari molto diversi per contenuto che sarebbe sbagliato tralasciare”.

Il presidente della Giunta, Christian Solinas, presente in Aula, ha cercato quindi di dissipare i dubbi.

“Il tema della realizzazione dei nuovi ospedali deve essere riportato in un perimetro di verità”, ha detto Solinas spiegando che “certamente la sanità è un sistema complesso, ci sono problemi e questioni molto difficili da affrontare, che non riguardano solo il livello locale. Con la delibera approvata stiamo dando attuazione a una legge regionale che affronta un segmento del problema, quello delle risorse strutturali e strumentali, e per la prima volta dopo cinquant’anni – il Brotzu è stato realizzato tra il 1970 e il 1971 – c’è una maggioranza, una Giunta e un Presidente, che hanno previsto quattro grandi nuovi ospedali, non con le chiacchiere, non per campagna elettorale, ricordo che il percorso parte dal primo giorno di legislatura, ma lasciando la copertura finanziaria per la realizzazione delle opere”.

Proprio sulle risorse il Presidente ha precisato il perché dell’assenza di qualsiasi riferimento nel provvedimento di Giunta: “La deliberazione riguarda esclusivamente la realizzazione dello studio di fattibilità da cui sarà possibile avere il corretto dimensionamento delle opere e in base a questo potranno essere indicate in modo puntuale le somme destinate per ciascun intervento. Ma a presidio dello stanziamento complessivo – sottolinea il Presidente – abbiamo il residuo dell’accordo da 900 milioni di euro siglato con lo Stato per il quale non è stato chiesto anticipo alla Cassa depositi e prestiti per il solo fatto che è inutile chiedere l’anticipazione di denari che verranno spesi in maniera pluriennale, con il rischio di fare lo stesso errore della passate legislatura con il muto dell’allora assessore ai Lavori Pubblici che ha dimostrato di essere assolutamente inefficace oltre a rappresentare un costo elevato per la Regione. A queste risorse andremo ad aggiungere l’applicazione dell’avanzo di amministrazione nei modi e nella misura necessari fino al raggiungimento dalla copertura di 1,5 miliardi di euro”.

“Le risorse ci sono, per la prima volta. Gli ospedali verranno realizzati e mi dispiace se questo potrà scontentare chi fino ad oggi ha fatto il tifo contro. I nuovi ospedali sono un investimento per il futuro e quando si parla di ritardo vorrei capire, in ritardo rispetto a cosa, agli ultimi cinquant’anni?”. In particolare sul nuovo ospedale di Cagliari il Presidente ha precisato: “Il Dea di secondo livello, in Sardegna, è il Brotzu con il Businco, centro di riferimento regionale per l’oncologia: se c’è una struttura, un presidio che ha bisogno di strumenti più forti e più moderni è proprio questo ed è da qui che si deve partire”.

Il Presidente ha risposto quindi alle polemiche sollevate sui tempi di realizzazione: “Il nuovo ospedale – ha detto – si farà ci vorrà il tempo necessario. Ventiquattro-trenta mesi sono i tempi di costruzione dell’ospedale, questo secondo le normali stime tecniche e ingegneristiche. L’ipotesi di complicazioni e ostacoli però non possono bloccare tutto perché diversamente è inspiegabile come mai ci sia stata una levata di scudi a favore della Piastra tecnologica del Brotzu, che sarà anch’essa realizzata. Ricordo che l’opera non ha ancora i permessi necessari alla sua realizzazione e quindi perché i lavori i lavori sulla Piastra dovrebbero durare pochi mesi mentre per l’ospedale i detrattori gli stimano in vent’anni? Sotto il profilo delle risorse strumentali e strutturali daremo ai sardi il meglio che si possa avere oggi a livello internazionale”.

Infine il Presidente ha voluto fare un ulteriore chiarimento: “C’è un altro tema e riguarda Il terzo pilastro: il territorio. I nuovi presidi non interferiscono con la realizzazione delle Case della Comunità, non impattano sull’esigenza di una riforma della medicina del territorio che resta l’unica soluzione vincente se si vuole filtrare l’arrivo negli ospedali di un carico non più gestibile. Il tema della continuità assistenziale ospedale-territorio è una cerniera da costruire, ma se non c’è le ragioni vanno ricercate indietro nel tempo, abbondantemente prima di noi”.

“Questa maggioranza in attuazione della legge approvata dall’attuale Consiglio regionale ha portato avanti un progetto epocale di realizzazione di quattro ospedali. Vorrei ricordare, inoltre, che chi ha sbloccato i lavori dell’ospedale del Medio Campidano, che viene realizzato ora, dopo vent’anni d’attesa, è stata proprio questa maggioranza. In termini di accelerazione della spesa e di attenzione alle strutture credo non si possa eccepire nulla. Qualcuno taglierà il nastro di questi ospedali, ma noi abbiamo il dovere di mettere in cantiere opere che verranno realizzate nel tempo, avendo il senso della prospettiva”, ha concluso il Presidente.

20 luglio 2023
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