Sicilia. I Pronto Soccorso di Catania in rete con la Polizia per tutelare personale e pazienti
Grazie a un collegamento telefonico diretto, la polizia interverrà immediatamente nel caso di violenze su medici e infermieri. Le strutture sanitarie si impegnano all'invio telematico, diretto e immediato, dei referti allo scopo di garantire un rapido intervento nei casi in cui si concretizzi un reato o un pericolo per l’incolumità e la salute pubblica.
15 MAG - Un collegamento telefonico diretto tra i presidi ospedalieri della Provincia di Catania e le sale operative della Questura. Un’iniziativa promossa per cercare di ridurre le aggressioni ai danni degli operatori sanitari, ma anche per verificare in tempo reale i referti medici legati a episodi di particolare violenza. La nuova procedura è stata avviata tramite un protocollo firmato dall’assessore alla Salute Lucia Borsellino, dal prefetto Maria Guia Federico, dal Questore Marcello Cadorna, dal direttore dell’Asp Catanese e dai direttori delle tre aziende ospedaliere coinvolte, cioè Angelo Pellicanò, Giorgio Santocito e Salvatore Paolo Cantaro.
Il collegamento delle sale operative permetterà alla polizia di attivare un immediato intervento delle Volanti in caso di violenze nei confronti di medici e paramedici. I Centri sanitari di Pronto Soccorso, dal canto loro, s'impegnano all'invio telematico, diretto e immediato, dei referti medici all'Ufficio sanitario provinciale della polizia di Stato, i cui medici ne valuteranno i profili investigativi e di polizia giudiziaria, allo scopo di garantire un rapido intervento nei casi in cui si concretizzi un reato o un pericolo per l’incolumità e la salute pubblica.
“Si tratta di un progetto importante – ha dichiarato
Borsellino – perché consente l’emersione di episodi che spesso vengono sottaciuti dai sottaciuti dai cittadini. Mi riferisco in particolare agli abusi che si verificano tra le pareti domestiche”. A livello organizzativo “non è necessaria una postazione sistematica con dispendio di risorse umane, ma basta un punto telefonico dedicato in ogni Pronto Soccorso e con una trasmissione sistematica, ad indirizzi di posta elettronica dedicata, di tutti i referti medici di cui i sanitari riconoscono la necessità di un approfondimento
investigativo".
15 maggio 2015
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