Sicilia. Tar boccia decreto su obbligo accorpamento Laboratori di analisi
I giudici hanno annullato il decreto regionale che subordinava il mantenimento della convenzione al raggiungimento di un tetto minimo di prestazioni all'anno. I laboratori con un numero inferiore di prestazioni avrebbero dovuto seguire la strada dell'accorpamento.
24 AGO - Non scatterà in Sicilia l'obbligo di accorpamento per i laboratori di analisi cliniche che non raggiungono il numero minimo di prestazioni deciso dalla Regione. Lo ha deciso la terza sezione del Tar di Palermo accogliendo il ricorso di alcuni centri e annullando il decreto dell'assessore regionale alla Salute che subordinava il mantenimento della convenzione al raggiungimento di almeno 100 mila prestazioni all'anno entro il 31 dicembre 2015 (tetto minimo diventava di 200 mila prestazioni nel periodo fino al 31 dicembre 2017). Per mantenere accreditamento e convenzione i laboratori con un numero inferiore di prestazioni avrebbero dovuto seguire la strada dell'accorpamento.
Ma per i giudici “la mera previsione di un obbligo di raggiungimento di una soglia minima di prestazioni annue non può ritenersi da sola sufficiente a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi offerti".
24 agosto 2015
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