Comitato StopOpg in Sicilia per sollecitare la chiusura dell’ex Opg di Barcellona Pozzo di Gotto
Nella struttura sarebbero ancora internate 13 persone che, secondo le informazioni in possesso del Comitato, vivrebbero “in una situazione di grave disagio, nonostante l’impegno degli operatori. Ma la realizzazione della seconda Rems non potrà avvenire prima di maggio 2017”.
09 FEB - Venerdì e sabato il Comitato nazionale StopOpg sarà in Sicilia per sollecitare la chiusura della Casa Circondariale (ex Opg) di Barcellona Pozzo di Gotto. Visita alla struttura, incontri pubblici e tavole rotonde nella due giorni promossa dal Comitato, che il 18 gennaio scorso, per sollecitare la chiusura della Casa Circondariale, aveva scritto una lettera indirizzata al presidente della Regione,
Rosario Crocetta, e all’assessore alla Salute
Baldo Gucciardi, tra gli altri
Secondo i dati illustrati dal Comitato nella lettera, nell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Barcellona Pozzo di Gotto sono ancora internate 13 persone, di cui 8 con misura di sicurezza definitiva e 5 con misura di sicurezza provvisoria. “Questo accade a quasi due anni dalla data fissata per la chiusura degli OPG dalla legge n. 81/2014”, osserva il Comitato.
Le 13 persone ancora in Opg con misura di sicurezza, spiega il Comitato, “all’inizio di gennaio 2017, sarebbero dovute transitare nella seconda Rrms di Caltagirone dell’Asl di Catania. Sembra invece che l’apertura della seconda Rems capace ad accogliere nove uomini e nove donne, non potrà avvenire che nel mese di maggio 2017. Tutto questo significa che le 13 persone restano ancora internate ingiustamente nell’ex Opg di Barcellona P.G.; mentre potrebbero già oggi essere prese in carico dai DMS (Dipartimenti di salute mentale, ndr) di appartenenza nelle proprie residenze, oppure potrebbero transitare nelle due Rems già operative ogni qual volta viene dimesso un soggetto al posto di persone con misura di sicurezza del territorio”.
Secondo le informazioni in possesso del Comitato, inoltre, le persone detenute nell’ex OPG ora Casa Circondariale vivrebbero “in una situazione di grave disagio, nonostante l’impegno degli operatori”.
09 febbraio 2017
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