Bianchini (S.Raffaele): “Rafforzare le campagne di sensibilizzazione su prevenzione e fattori di rischio modificabili”
13 MAR - “Il report evidenzia come il 23% dei casi di tumore al seno sia attribuibile a fattori di rischio modificabili, alcuni meno noti, come il consumo eccessivo di alcol e la sedentarietà o comunque una limitata attività fisica. In particolare, il consumo di alcol, se eccessivo, ha mostrato di contribuire fino all’11% delle nuove diagnosi”. Lo rende noto
Giampaolo Bianchini, Professore Associato, Università Vita-Salute San Raffaele e Responsabile Tumori della Mammella Irccs Ospedale San Raffaele.
“Ancora più rilevante - aggiunge - è la mancanza di un’idonea promozione di stili di vita efficaci nel prevenire e, di conseguenza, ridurre il rischio di numerosi tumori, incluso il carcinoma mammario. È davvero impressionante l’impatto che un’adeguata attività fisica potrebbe avere non solo sulle malattie oncologiche, ma anche su quelle metaboliche e cardiovascolari. È quindi fondamentale rafforzare le campagne di sensibilizzazione sul legame tra stili di vita scorretti e il rischio di sviluppare un tumore al seno, così da accrescere la consapevolezza della popolazione su questo tema cruciale per la salute. Allo stesso tempo, è essenziale promuovere i comportamenti salutari”.
13 marzo 2025
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