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Pnrr. “Ecco cosa fare per non sprecare questa grande opportunità di rilancio per il Ssn”. Il position paper di Asiquas


L’ Associazione Italiana per la Qualità dell’Assistenza Sanitaria e Sociale ha redatto un documento di analisi e proposta sul Pnrr soffermandosi in particolare sugli ambiti di riforma e riorganizzazione della medicina del territorio e dell’ospedale. Nel documento si trattano i diversi ambiti di applicazione del Pnrr e si indicano alcune soluzioni per la sua rapida e corretta attuazione. IL DOCUMENTO.

06 OTT -

ASIQUAS, Associazione Italiana per la Qualità dell’Assistenza Sanitaria e Sociale, ha redatto un position paper sul Pnrr sottolineando in primo luogo come il Piano Nazione di Rinascita e Resilienza, “sia una grande e irripetibile occasione per implementare, innovare e riqualificare i servizi sia ospedalieri che della medicina territoriale e le reti di cure primarie, nonché le cure domiciliari in un approccio di integrazione e di “one health””.

Nel suo position paper tratta i diversi ambiti di applicazione del Pnrr e indica alcune soluzioni per la sua rapida e corretta attuazione.

 Per l’Associazione ci sono innanzitutto sei possibili obiettivi “immediati” in linea con quanto previsto nel DM 77,  attuabili nell’arco di  6 mesi (quindi entro il 2022):

  1. Programmazione regionale basata sulla coincidenza tra Distretti sociosanitari e Ambiti Territoriali dei Comuni e basata su un approccio “integrato” delle azioni sociali e sanitarie con valorizzazione degli apporti  degli enti locali e con l’adozione di strumenti di valutazione multidimensionale dei bisogni dei cittadini e dei pazienti condivisi a livello nazionale e/o almeno regionale;
  2. Dotare ogni Distretto sociosanitario delle Unità Operative previste dal DM77 e precedentemente nello stesso DM “Balduzzi”;
  3. Realizzare le Centrali Operative Territoriali – COT, una per ogni Distretto, coordinate e “integrate” con COA, CUP e RECUP;
  4. Implementare, in coordinamento con le COT, dei Punti Unici di Accesso a carattere Sociale e Sanitario (PUA) in ogni Distretto e, in previsione, presso ogni Casa della Comunità contestualmente alla loro attivazione;
  5. Creazione di equipe multiprofessionali della medicina territoriale e delle reti di cure primarie a partire dal necessario coinvolgimento delle forme associative strutturate dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, per far fronte all’attuale carenza di professionisti, con possibilità di valorizzare esperienze innovative di assistenza primaria, multiprofessionali, adatte alle cure di prossimità, attente al proprio territorio.
  6. Progettare e realizzare percorsi formativi multiprofessionali a livello di ogni Distretto e, dove già attivate, in ogni Casa della Comunità, propedeutici allo sviluppo del lavoro in equipe multiprofessionali, anche avvalendosi di collaborazioni con Università e altre agenzie formative.

ASIQUAS propone che tali obiettivi, già normati, vengano implementati in tutte le Regioni, che il Ministero della Salute ne monitori puntualmente l’attuazione per il tramite della Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) e che, riscontrandone eventuali inadempienze, eserciti i poteri sostitutivi (Articolo 120 della Costituzione).


Asiquas indica poi sottolinea l’importanza di un monitoraggio “indipendente” della attuazione dei modelli previsti nel PNRR (Distretti, COT, Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Assistenza Domiciliare) che l’associazione di impegna a svolgere in rapporto con l’Alleanza per le Riforma delle Cure Primarie, Cittadinanzattiva e alcune sedi Universitarie, si impegna a promuovere l’attivazione da subito di un percorso di monitoraggio indipendente pluriennale.

Ci poi altre proposte che Asiquas definisce in “progress” basate sull’expertise di anni di impegno nel campo della qualità delle cure e dei servizi sanitari. “Basandoci sul nostro approccio scientifico – si legge infatti nel position paper - riteniamo che siano prioritari in questa situazione i seguenti quattro temi:

PNRR: uno strumento di cambiamento o di soli investimenti? Ospedale e territorio: una separazione impossibile con una necessaria integrazione attorno al paziente La realtà dei professionisti: task shifting, formazione (nuovi percorsi universitari), nuove figure. Verso un nuovo paradigma assistenziale: dalla logica dei DRG al Value Based
    1. I risultati di salute, outcome clinici,
    2. “Quanto vale” per il paziente, ad esempio in termini di qualità di vita,
    3. Le risorse impiegate, gli investimenti e la formazione del capitale umano delle organizzazioni.


06 ottobre 2022
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