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Umbria. Lotta alle liste d’attesa: visite in 30 giorni ed esami in 60. Sei mesi di sperimentazione e poi si valuterà anche l’ipotesi del ticket per chi si prenota e non va


Stanziati dalla Giunta due milioni e mezzo di euro e decisa una serie di misure per le Aziende sanitarie nel biennio 2016-2018. A 6 mesi dalla applicazione delle disposizioni, si verificherà anche il comportamento dei cittadini per la disdetta delle prenotazioni, riservandosi la possibilità di far pagare il ticket della prestazione in caso di mancata presentazione dell’assistito e mancato annullamento della prenotazione.

10 MAG - Ogni Azienda Sanitaria dovrà rispettare i tempi massimi di attesa, fissati a 30 giorni per le prime visite specialistiche e a 60 giorni per gli esami strumentali di primo accesso, almeno in una struttura erogatrice nell’ambito del proprio distretto sanitario. Per raggiungere questo obiettivo di contenimento delle liste di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, la Giunta regionale ha previsto un ulteriore fondo di due milioni e mezzo di euro ed una serie di misure che dovranno essere attivate dalle stesse Aziende sanitarie nel biennio 2016-2018.

Le misure, approvate dalla Giunta su proposta dell’assessore regionale alla sanità, Antonio Bartolini, sono state illustrate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, dalla presidente Catiuscia Marini, insieme allo stesso assessore Bartolini, al direttore regionale per le politiche della salute Walter Orlandi ed ai direttori generali delle Aziende Sanitarie dell’Umbria. La corretta, completa e tempestiva applicazione delle misure saranno considerate adempienza ai fini della confermabilità dell’incarico dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie.

La Regione, a sei mesi dalla applicazione delle disposizioni, verificherà anche il corretto comportamento dei cittadini per la disdetta delle prenotazioni, riservandosi con un successivo atto di approvare la possibilità di far pagare il ticket della prestazione in caso di mancata presentazione dell’assistito e mancato annullamento della prenotazione. “E’ un ulteriore sforzo – ha sottolineato la presidente Marini - per fare altri passi avanti nella risoluzione delle criticità che abbiamo rilevato ed anche per imporre in qualche modo una tabella di priorità che dovrà essere rispettata. Abbiamo stanziato risorse aggiuntive che dovranno essere usate dalle Aziende sanitarie per rafforzare anche con nuovo personale l’erogazione di quelle prestazioni che ad oggi presentano maggiori problemi di liste di attesa”.

“Questa sarà anche l’occasione – ha proseguito la presidente – per rafforzare l’esigenza di prescrizioni appropriate e veramente utili. Molto spesso il sistema si ingolfa a causa di richieste che non derivano da reali urgenze o necessità. Basta insomma con prescrizioni aldifuori degli screening o da rischi sanitari effettivi. Questo aggiornamento sulle liste d’attesa riporta anche al centro delle prestazioni i distretti sanitari che dovranno essere i luoghi privilegiati (ovviamente per le specialità disponibili) per fornire risposte ai cittadini. E questi nuoci criteri – ha concluso la presidente Marini – dovranno camminare insieme all’ottimizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera regionale”.

L’assessore regionale alla sanità Antonio Bartolini ha sottolineato il lavoro profuso in questi ultimi mesi su aspetti molto importanti per il settore sanitario regionale. “Abbiamo iniziato a febbraio con la razionalizzazione della rete ospedaliera che proprio in questi giorni è in attesa del via libera definitivo da parte del Ministero della Salute. A seguire abbiamo concordato con l’Università i protocolli d’intesa per giungere all’Azienda sanitaria regionale; subito dopo abbiamo effettuato un attento monitoraggio sulla spesa farmaceutica ed oggi arriva questo provvedimento sulle liste di attesa. E’ un grande lavoro di innovazione e di miglioramento del sistema sanitario che abbiamo potuto compiere grazie alla collaborazione, all’esperienza ed all’impegno dei direttori generali delle Aziende Sanitarie e dei direttori generali della Regione Emilio Duca e Walter Orlandi. Adesso – ha concluso Bartolini – dovremo completare il percorso che ci porterà ad un sistema sanitario interamente digitale (da lunedì 16 maggio si potranno prenotare online tutte le prestazioni ed entro due mesi sarà attiva un App dedicata anche per il pagamento via web dei ticket)”.

Le prestazioni che risultano critiche in tutte le Aziende sanitarie e sulle quali si dovranno concentrare gli sforzi di tutti sono:
- Tac torace, addome, colonna, arti, bacino e capo (senza e con contrasto)
- Risonanza magnetica cranio encefalica, colonna, muscoloscheletrica (senza e con contrasto)
- Ecocolordoppler cardiaco pediatrico
- Esame senologico clinico strumentale
- Ecografia capo e collo (tiroidea)
- Ecografia ostetrico-ginecologica
- Colonscopia
- Visita oculistica
- Visita endocrinologica
- Visita neurologica
- Visita urologica
- Visita ginecologica
- Visita pneumologia

La Regione si farà carico di rivedere e aggiornare le griglie delle priorità cliniche attuali e di adottare nuove griglie in ambito pediatrico e per ulteriori prestazioni critiche concordate con i professionisti, in collaborazione con prescrittori e Aziende sanitarie. Sarà anche ridefinita la classe di priorità “P” prevedendone una graduale eliminazione dalle agende. In questo ambito il paziente sarà monitorato e “preso in carico” per tutta la durata della patologia dal servizio competente.

Nella delibera approvata dalla Giunta regionale è prevista l’estensione dell’orario di apertura degli ambulatori, organizzando ove possibile e per le prestazioni critiche, sedute anche dopo le 20 e nei giorni festivi; le Aziende sanitarie dovranno assicurare il massimo utilizzo dei macchinari di diagnostica considerando la possibilità di scambio di professionisti tra le Aziende Sanitarie (integrazione ospedale-territorio). Per tutto ciò, potranno essere stipulati nuovi contratti di assunzione per il personale coinvolto nel programma (medici, infermieri, tecnici, ecc), e valutare la possibilità di attribuire incentivi a tutte le figure coinvolte per il raggiungimento degli obiettivi del programma.

Le Aziende sanitarie dovranno sviluppare e consolidare i percorsi dedicati ai pazienti affetti da patologia cronica o disabilità complessa. Contemporaneamente la Giunta deciso di creare nuovi punti di prenotazione. In particolare il sistema CUP dovrà essere esteso ai medici prescrittori sia medici o pediatri di famiglia che specialisti (per prestazioni di particolare criticità e/o per follow up e completamento del quadro diagnostico) dando la possibilità di prenotare direttamente in fase di prescrizione.

La Regione provvederà ad integrare le prenotazioni già effettuabili on line con gli altri esami, compresi quelli di laboratorio e attivare canali di pagamento on line a disposizione dei cittadini. Sarà anche attivata una specifica app di prenotazione e pagamento ticket. Le Aziende sanitarie dovranno implementare le attività di back office soprattutto per la gestione trasparente ed informatizzata delle prestazioni in lista di attesa; dovrà essere estesa la sperimentazione in corso presso alcuni medici di medicina generale, con l’attivazione di un numero telefonico unico per tutto il territorio regionale. Le Aziende prevederanno ulteriori procedure che consentano la presa in carico della prenotazione in caso di superamento dei tempi di attesa previsti.La Regione e le Aziende sanitarie incentiveranno la prescrizione tramite ricetta elettronica dematerializzata, sia per i medici o pediatri di famiglia che per gli specialisti ambulatoriali, completando, per questi ultimi, la massiva distribuzione della cartella clinica prescrittiva.

La regione garantirà l’utilizzo di sistemi innovativi per la gestione delle liste di attesa a livello regionale e aziendale e proseguirà con l’attività del Servizio Sm@rt CupRecall per la richiamata degli utenti con prestazioni prenotate che hanno più di 7 gg di attesa, escluso le prestazioni di laboratorio.
I tempi di attesa saranno sempre consultabili on line e per questo sarà attivato, nel sito regionale e nei siti aziendali, un sistema che consenta la visibilità quotidiana dei tempi di attesa di tutte le prestazioni. Il sistema rileverà tutti gli appuntamenti forniti ai pazienti al momento della prenotazione, con il relativo tempo di attesa per le prime visite e gli esami strumentali. Le Aziende Sanitarie dovranno mettere a disposizione del cittadino tutte le informazioni corrette su procedure, modalità di accesso, modalità di prenotazione, dati di attività e tempi di attesa.
 
Le Aziende Sanitarie hanno esteso gli orari di lavoro nei giorni feriali, aperto gli ambulatori il sabato e la domenica, in particolare per le prestazioni più critiche, hanno attivato percorsi di garanzia, hanno garantito una offerta aggiuntiva di prestazioni in caso di criticità, applicando in sintesi tutte le strategie enunciate dal Piano Straordinario 2014 sul fronte dell’offerta dei servizi, ed anche garantendo la verifica della appropriatezza della domanda. A seguito di queste azioni, si è evidenziato un complessivo miglioramento. In particolare:
►le ricette correttamente compilate con la distinzione tra primi accessi e controlli sono passate dal 30% nel 2014 al 60% nel 2016;
►il rispetto dei tempi per le prime visite ed esami, relativamente alle prestazioni critiche soggette a controllo da parte del Ministero della Salute (adempimenti LEA) è salito dal 60% del 2014 al 95% del 2016;
►per la presa in carico di pazienti cronici risultano attive le agende dedicate in tutte le Aziende Sanitarie;
►il numero unico regionale per la cancellazione della prenotazione on demand, messo a disposizione 24h su 24h, unito al sistema di recalling delle prenotazioni (sm@rtCup Recall) ha ridotto il fenomeno del drop out, che è passato da un valore pari a circa il 10% del 2014, quando ancora non erano attivi questi due servizi, a circa il 2% attuale.
 

10 maggio 2016
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