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Catanzaro. Farmacie, Federfarma: “Da Regione inaccettabile ritardo dei pagamenti”

I titolari di farmacia della provincia denunciano di non avere ancora ricevuto il rimborso dei  medicinali dispensati ad Aprile. “In ritardo anche l’attivazione presso le farmacie del servizio di prenotazione. Ritardo ancora più inaccettabile se si considera che il servizio è stato già attivato presso le parafarmacie”.

21 AGO - “I titolari di farmacia della provincia di Catanzaro sono sinceramente sorpresi e rammaricati di riscontrare che le rassicurazioni che il Dottore Perri, Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, aveva dato alla categoria, in occasione dell’ultimo incontro sono state del tutto disattese”. Esordisce così il presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo, per denunciare i riguardi della Regione nei pagamenti delle ricette: “Il termine, peraltro già differito rispetto a quello previsto dall’ordinamento, di due mesi è stato oramai ampiamente superato, dal momento che le farmacie devono ancora ricevere il rimborso dei  medicinali dispensati nel mese di Aprile”.

“Dovrebbe essere superfluo – afferma Defilippo nella nota - ricordare come non siano assolutamente sopportabili tali ritardi che impediscono alle farmacie di pagare fornitori e dipendenti e come, pertanto, una mancata correntezza dei pagamenti si traduca direttamente in una più che concreta minaccia per la efficienza stessa del servizio pubblico di assistenza farmaceutica territoriale”.
Il presidente di Federfarma Catanzaro denuncia poi una seconda questione, che i titolari di farmacia “confidavano – purtroppo sbagliandosi - fosse oramai in via di definizione, è quella concernente l’attivazione anche presso le  farmacie del servizio di prenotazione, in collegamento con il CUP, delle prestazioni ambulatoriali rese dal SSR. Trattasi, come è noto, di un servizio anch’esso previsto dalla legge (art. 1, comma 2, lett. h) del d.lgs. n.153/2009), tant’è che nel resto del territorio nazionale affianca, si può dire, istituzionalmente quello di assistenza farmaceutica. Solo nel nostro territorio resta inattuato. Tale situazione non solo è del tutto incoerente con le previsioni di legge citate, ma risulta ancor più inaccettabile considerato che il servizio è stato già attivato presso esercizi, le parafarmacie, che non possono sicuramente neanche qualificarsi presidi del SSN, come viceversa sono le farmacie”.
 
I titolari di farmacia della provincia di Catanzaro sollecitano dunque Perri ad “adoperarsi per risolvere tempestivamente le problematiche” e annunciano che, “nella malaugurata ipotesi che le richieste non sortissero gli auspicati effetti, la categoria sarà costretta a percorre senza ulteriori indugi altre strade a tutela dei propri diritti”.

21 agosto 2015
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