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Campania. Asl Napoli1: assistenza integrata territorio-ospedale. In pista la Rete epatologica ed endocrino-metabolica

L’Asl Napoli 1 Centro, in anticipo sulle indicazioni della Conferenza Stato Regioni del 2014 ha organizzato, in via sperimentale, due Reti di assistenza integrata ospedale-territorio, dedicate al corretto governo clinico dei pazienti epatopatici (2006) ed endocrinopatici (2009) presenti nell’area metropolitana di Napoli. Una sperimentazione che oggi va a regime partendo da linee guida internazionali. 

05 APR - Pazienti cronici e cure integrate tra territorio e ospedale: ovvero percorsi assistenziali condivisi, ammissione appropriata, prevenzione, diagnosi e cura, riabilitazione e gestione della cronicità dimissione pianificata e protetta e partecipazione ai percorsi assistenziali integrati per particolari patologie richiedenti livelli assistenziali di diversa intensità. L’Asl Napoli 1 Centro, in anticipo sulle indicazioni della Conferenza Stato Regioni del 2014 ha organizzato, in via sperimentale, due Reti di assistenza integrata ospedale-territorio, dedicate al corretto governo clinico dei pazienti epatopatici (2006) ed endocrinopatici (2009) presenti nell’area metropolitana di Napoli. Una sperimentazione che oggi va a regime partendo da linee guida internazionali.

“Dirigenti medici, con specifiche competenze, hanno elaborato percorsi di cura mirati ai soggetti epatopatici cronici e cirrotici – avverte il commissario della Asl Renato Pizzuti - e dedicati anche che a soggetti affetti da nodularità tiroidee molto frequenti in Campania. L’obiettivo è garantire a tutti una presa in carico dello specifico bisogno, sia per la cronicità, da gestire a livello territoriale (spokes), sia per i momenti di acuzie, con richiesta di ricovero o intervento chirurgico (Hub). I percorsi hanno tenuto conto delle risorse disponibili, sono stati condivisi con rappresentanti della Medicina generale e modellati acquisendo le indicazioni di consulenti d’area diagnostica e chirurgica”. Le due Reti vengono monitorate semestralmente ed hanno prodotto già una considerevole mole di dati epidemiologici oggetto di periodiche valutazioni, finalizzate alla ricerca di continui margini di miglioramento.

Rete Epatologica
La rete epatologica conta oltre 9 mila visite specialistiche annue con monitoraggio costante di circa 1.400 pazienti cirrotici che ha consentito l’individuazione di più di 100 epatocarcinomi (anno 2014). Nel periodo marzo dicembre 2015 sono stati arruolati dai 4 Centri prescrittori rtegionali afferenti all’Azienda 487 pazienti con i nuovi antivirali, con età media di 60 anni, provenienti da Napoli ma anche da altre Asl campane. L’Asl Napoli 1 Centro ha di recente acquistato per la rete un Fibroscan, una tecnologia innovativa, alternativa e più efficace delle biopsie epatiche ma non invasiva, in grado di quantificare la fibrosi epatica in modo, sia per normali monitoraggi della cronicità sia per il corretto arruolamento dei pazienti nei percorsi di cura con nuovi farmaci antivirali. Un dispositivo che in prospettiva potrà essere utilizzato anche per i controlli legati alla steatosi epatica nella popolazione obesa.

Rete Endocrinometabolica
Nell’ambito della rete endocrinometabolica, nel 2014 sono stati monitorati 1.727 pazienti con noduli tiroidei nel primo semestre e 1.990 nel secondo e sono stati effettuati quasi 1.000 agoaspirati in 4 punti prelievo aziendali. Di recente è entrato in rete un quinto punto prelievi aziendale. L’Hub chirurgico ha operato 269 nodularità tiroidee nel 2014, mentre nel primo semestre 2015 sono stati effettuati 154 interventi.

La prevenzione
Le Reti hanno realizzato anche eventi sulla prevenzione, partecipando ad iniziative nazionali quali l’Alleanza per l’epatite e la Settimana nazionale della Tiroide, ma anche in modo congiunto, effettuando consulenze gratuite in piazza ed al telefono, oltre che visite ed ecografie tiroidee per stranieri temporaneamente presenti (Stp). “I professionisti delle reti – aggiunge il sub commissario sanitario della Asl Concetta Conte - sono presenti in Società scientifiche di primo piano ed hanno ottenuto riconoscimenti in Congressi sia a livello nazionale che regionale. Sono stati organizzati numerosi convegni, con protagonisti anche i medici di Medicina generale, con cui il dialogo è da sempre molto intenso ed il confronto continuo”.

Per il 2016 sono programmate diverse iniziative, che saranno presentate in un confronto scientifico in programma per l’ultimo sabato di maggio. “Tra gli obiettivi – conclude Gennaro Volpe, direttore del dipartimento assistenza primaria e continuità delle cure della Asl Napoli 1 centro - la promozione dell’arruolamento del maggior numero di pazienti possibile per i nuovi trattamenti che, dai primi dati della Rete epatologica risultano risolutivi in oltre il 95% dei casi trattati, oltre che una serie di attività per la lotta all’osteoporosi. Prima fra tutte un progetto a costo zero per l’individuazione di soggetti con microfratture osteoporotiche grazie a Rx torace di routine, soggetti cui proporre l’arruolamento in un percorso condiviso da endocrinologo e Mmg per la prevenzione e il trattamento della rifrittura”.
 
Ettore Mautone
 


05 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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