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Precari. Il NurSind Campania annuncia la mobilitazione degli infermieri

A breve, se non verrano prorogati i contratti in scadenza, secondo il sindacato si rischierà la paralisi dei serivizi. Ma le istituzioni regionali, benché sollecitate, “non hanno dato alcuna risposta”. Da qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione “a tutela dei circa cinquemila infermieri precari la Regione sta voltando le spalle”.

14 MAG - Il NurSind Campania denuncia la “situazione drammatica vissuta dai precari del nostro SSR a cui tra pochi mesi scadranno i contratti di lavoro” e annuncia una mobilitazione regionale con la proclamazione di uno stato di agitazione che riguarderà tutte le province della Campania.

“Dall’approvazione, a fine dicembre 2020 da parte della Giunta Regionale, del DEFCR 2021/2023 che prevedeva il rinnova a 36 mesi dei contratti dei precari del SSR e l’allineamento dei contratti già in essere della medesima durata previa l’adozione di un atto di indirizzo del Dipartimento della Salute Regionale, a distanza di 5 mesi ci ritroviamo ad essere presi in giro dalla burocrazia di Palazzo Santa Lucia con la complicità palese della Politica di maggioranza”, afferma il segretario regionale del sindacato, Antonio Eliseo, che evidenzia come è “grazie ai lavoratori precari assunti durante l’emergenza pandemica, a cui si vanno ad aggiungere i migliaia di precari storici sfruttati per anni dalle Aziende con contratti di somministrazione e tramite Cooperative, si è evitato il collasso del nostro SSR” nel corso dell’emergenza Covid.

Allo stato attuale, con la fine dello Stato d’Emergenza Nazionale che terminerà il 31 luglio, c’è il rischio che le Aziende lascino a casa molti di questi operatori. “La Campania è una delle poche Regioni d’Italia che sta adottando questa strategia autodistruttiva nei confronti del personale sanitario con contratti in scadenza”, evidenzia il NurSind, spiegando che “le Aziende, intanto, stanno bandendo concorsi pubblici che forse vedranno l’orizzonte di una graduatoria definitiva a fine Pandemia. Nel frattempo già alcuni infermieri precari si stanno dimettendo dalle nostre Aziende poiché vincitori di avvisi pubblici a 36 mesi o di concorsi a tempo indeterminato in altre Regioni del nostro territorio nazionale”.

“Da mesi il NurSind Campania, sulla questioni precari, ha inviato lettere e interpelli alle varie istituzioni regionali senza mai ricevere alcuna risposta. Considerato lo scenario attuale e il rischio di compromissione dei LEA - conclude Eliseo -, vista l’indifferenza e insensibilità della classe politica di maggioranza, non ci resta che la mobilitazione regionale a tutela dei circa cinquemila infermieri precari a cui questa Regione sta voltando le spalle”.

14 maggio 2021
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